Scale mobili da San Niccolò a Villa Bardini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2009 23:37
Scale mobili da San Niccolò a Villa Bardini

Firenze, 01 Aprile 2009- Centocinquanta metri di scale mobili dal giardino Vegni di proprietà comunale in via san Niccolò fino a Villa Bardini. Un percorso facile per raggiungere il giardino della Villa e poi riscendere in città oppure per continuare a salire fino al Forte Belvedere per poi collegarsi al Giardino di Boboli. Il progetto, voluto dall'assessore alla cultura Eugenio Giani c'è già (a cura dell'Ufficio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio) e per realizzarlo servono circa 1milione e mezzo di euro.

"Le risorse - ha detto stamani l'assessore Giani - potrebbero essere reperite o attraverso lo strumento del project financing e facendo così pagare 1euro la salita sulle scale mobili, oppure tramite ilo Comune insieme all'Ente cassa e in questo caso l'accesso alle scale sarebbe gratuito". Un angolo nascosto nel verde. Si accede da via san Niccolò 89/a, si attraversa il corridoio che porta anche all'università di architettura e all'asilo Serristori e si arriva in uno dei giardini più belli della città dal quale attualmente partono scalette e rampe di terriccio dalle quali si può passare per arrivare fino alle mura.

Il progetto prevede più o meno cinque rampe di scale mobili (non possono essere più di 30 metri ciascuna) che arrivano fino alla terrazza panoramica e poi ancora fino a sotto il Bastione della Ginevra. Da lì la passeggiata può continuare a piedi fino al Forte Belvedere, oppure si può scendere dal giardino di Villa Bardini. "Attuare questo progetto - ha proseguito l'assessore Giani- significa dare ancora più significato al progetto della 'Rive Gauche' che consiste nella valorizzazione di tutto l'Oltrarno e che comprende anche la Torre di San Niccolò che contiamo di riaprire al pubblico e per la quale sono già stati stanziati i soldi per il recupero.

Le scale monili consentirebbero di facilitare il percorso e di consolidarlo. Si tratta di una scelta plausibile e fattibile".Giani ha parlato di altre esperienze del genere in città come Perugia e Siena. Secondo l'assessore Giani il progetto potrebbe essere realizzato nel 2011.
Dal Museo San Marco al Bardini. Il trasferimento del Marzocco è avvenuto stamani e sarà uno dei simboli del Museo che il 4 aprile, dopo 10 anni, riaprirà i battenti. "Ho personalmente voluto il trasferimento del Marzocco al Bardini- ha detto l'assessore alla cultura Eugenio Giani- e ringrazio la sovrintendente Cristina Acidini di questo.

Voglio ricordare che il Bardini quando fu aperto nel 1925 fu considerato il museo civico. Il Marzocco che stava sulla porta di Palazzo Vecchio insieme al Porcellino di cui al Bardini verrà collocato l'originale sono considerati i simboli della fiorentinità e nel nuovo allestimento del Museo troveranno una giusta collocazione" Le spese per lo smontaggio, il trasferimento e rimontaggio sono a carico di sette Lions Club fiorentini (Firenze, Cosimo dei Medici, Firenze Firenzuola, Firenze Giotto, Firenze Impruneta San Casciano, Firenze Poggio Imperiale, Firenze Stibbert) che hanno sottoscritto con il Comune di Firenze una specifica convenzione firmata da Elena Pianea dirigente dei Musei comunali, assumendosi il costo di 30mila euro.

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