Firenze, 20 Marzo 2009- Il Consiglio di Amministrazione della Banca Passadore & C. S.p.A., nella sua riunione del 20 marzo u.s., ha esaminato il bilancio al 31 dicembre 2008 che verrà portato all’approvazione della prossima Assemblea degli azionisti.
Nonostante la fase congiunturale particolarmente critica e complessa, la crescita degli aggregati patrimoniali e dei volumi operativi al 31 dicembre 2008 risulta significativa in pressoché tutti i comparti; in particolare:
- la raccolta diretta da clientela aumenta a 1 miliardo e 385 milioni di euro (+4,5% rispetto al 2007);
- gli impieghi ammontano a 905 milioni di euro (+9,3% rispetto allo scorso esercizio);
- la raccolta titoli si attesta a 3,014 miliardi di euro (-3,9% ai controvalori di mercato e +7,1% al valor nominale).
Il conto economico registra per l’esercizio 2008 un utile netto pari a euro 9,7 milioni, superiore a qualsiasi altro precedente, con un incremento del 2,2% rispetto al 2007; tale risultato consente di proporre all’Assemblea, oltre all’ assegnazione a riserve per euro 4,7 milioni, un dividendo unitario di euro 0,10, invariato rispetto al precedente esercizio.
Le politiche tradizionalmente seguite dalla Banca, improntate alla prudenza ed estranee a qualunque tipo di attività speculativa, si riflettono negli indicatori di bilancio che ne misurano la solidità e la stabilità patrimoniale; a fine 2008 l’indice “core tier 1”, che indica il rapporto tra il patrimonio di base ed il totale delle attività di rischio ponderate, si colloca all’11%, tra i più brillanti del sistema.
Per quanto riguarda la rete territoriale In generale, tutte le dipendenze della Banca hanno segnato un trend positivo di sviluppo ed un importante consolidamento dei già numerosi rapporti in essere.
In particolare, tra i punti operativi di più recente apertura, la Filiale di Parma ha continuato a registrare un tasso di crescita dei volumi assai superiore alle attese, mentre la nuova Filiale di Firenze, operativa dal mese di gennaio 2008, ha mostrato nel primo anno di attività un avvio a ritmi assai sostenuti sia nel settore del private banking che in quello dei servizi alle imprese.
Per l’esercizio 2009, stante la grave crisi economica e finanziaria in atto, la Banca intende far valere con ancor più convinzione il proprio consolidato modello operativo basato sulla conoscenza dei mercati locali e sulla vicinanza ai clienti, osservando la consueta politica di rigoroso contenimento dei rischi.