Innovazione tecnologica: un edifico di 6 piani in legno a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2009 23:11
Innovazione tecnologica: un edifico di 6 piani in legno a Firenze

Volete una casa bella, più confortevole, più salutare, più efficiente da un punto di vista energetico, più rispettosa dell'ambiente e che contribuisca a mitigare l'effetto serra? Sì? Allora la vostra casa ideale è una casa in legno.
Non un legno qualsiasi, ma un sistema a “compensato di tavole”: strati di tavole in legno (generalmente di conifere) piallate e incollate o collegate tra loro con degli spinotti.
Proprio di una casa del genere si arricchirà presto il panorama edilizio fiorentino.

Sarà una “prima” mondiale: il primo edificio con struttura interamente in legno a 6 piani in zona sismica. L'intervento sarà realizzato da “Casa SPA”, la società partecipata dai 33 Comuni dell’area Fiorentina, che effettua progettazione, realizzazione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di questa importante area urbana.
Il sistema di costruzione sarà a “setti portanti”: tutta la struttura contribuisce alla stabilità della costruzione, al contrario del sistema oggi generalmente usato in cui i solai sono sorretti da uno scheletro di colonne e travi orizzontali.

Perchè realizzare un palazzo in legno? Secondo i progettisti, rispetto agli ordinari materiali da costruzione, il legno assicura una migliore qualità dell'aria: lo contraddistinguono una bassa conducibilità e una elevata inerzia inerzia termica, una ottima traspirabilità dovuta alla struttura porosa e una spiccata idroscopicità.
Così, rispetto agli edifici costruiti in cemento e/o laterizi risente meno degli sbalzi di temperatura giornalieri, rimanendo più facilmente caldo d'inverno e più fresco d'estate.

Sono evidenti i risparmi energetici sia per il riscaldamento invernale che per il condizionamento estivo.
L'ambiente è più salubre: l'umidità viene assorbita velocemente e ceduta lentamente l’umidità, migliorando il comfort in ogni stagione e i prodotti in legno, anche incollato, non presentano assolutamente emissioni di formaldeide né di altri inquinanti, come fibre o polveri.
E, per quanto riguarda l'effetto serra, in 1 metro cubo di legno è segregata una tonnellata di CO2, che viene sottratta così all’atmosfera.
Chissà se il legno riesce ad essere pure un isolante acustico: notoriamente le case moderne non sono molto silenziose.

Attualmente le costruzioni in legno si limitano in genere a piccoli edifici pubblici o civili e a qualche capannone industriale. Solo a Londra è stato costruito un palazzo di 9 piani, quello della foto. Il progetto fiorentino è molto ambizioso: anche se sarà una costruzione più bassa di quella inglese, la situazione è più difficile, perchè il sistema, come detto, sarà impiegato per la prima volta in assoluto al mondo su una struttura a 6 piani posta in zona sismica.
Questa non è una particolare difficoltà, anzi! Da un punto di vista sismico le garanzie di un edificio in legno sono ottime, molto migliori di quelle di un classico edificio in cemento armato, la cui rigidezza lo rende molto più vulnerabile rispetto alle onde sismiche.
A questo proposito il CNR-IVALSA (istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree) ha testato sulla piattaforma sismica più grande al mondo, posta a Kobe, in Giappone, una struttura di legno a 7 piani.

Il prototipo ha resistito alla riproduzione dei terremoti più distruttivi mai registrati, alla loro massima intensità, riportando dei danni del livello minimo previsto, facilmente riparabili.
La normativa sismica per il comune di Firenze prevede una zona “3S”, quindi non ci sono valori particolari di accelerazione del suolo. Ma a causa dell'importanza di questo progetto e soprattutto per il suo valore sperimentale e simbolico, la progettazione ha tenuto conto di un'accelerazione sismica paragonabile a quella del terremoto del Friuli nel 1976, oltre a tutte le altre normali attenzioni per la costruzione di edifici nell'area fiorentina (vento e neve in particolare).

E in caso di incendio? Sembrerà strano, ma secondo Casa SPA i vigili del fuoco preferiscono le strutture in legno a quelle in cemento armato: il legno è uno dei materiali più sicuri e prevedibili: non emette fumi opachi o tossici, che sono il rischio più significativo per gli occupanti in caso d’incendio e un solaio con luce di oltre 5 metri è garantito per un carico di 2 tonnellate dopo un'ora di fuoco. Una buona prestazione, decisamente.
Notiamo anche che la costruzione di un edificio in legno è più ecologica di quella di un edificio in cemento armato.

Per esempio nel caso di un centro sociale di circa 360 metri quadri, considerando solo la produzione e la posa dei materiali, si sono risparmiati 544 tonnellate di materie prime, 40 megawatt di energia e 91 tonnellate di CO2, con un minimo consumo di acqua, che sarebbe stata impiegata in quantità invece in caso di edificio tradizionale.
L’intervento fiorentino consta di tre costruzioni: due a destinazione residenziale (6 piani e 4 piani) con una superficie calpestabile complessiva di circa 4.400 metri quadri e un terzo a destinazione pubblica (ludoteca) su 2 piani per circa 600 metri quadri.
Il progetto ha dovuto affrontare uno scoglio non da poco: il sistema costruttivo a “compensato di tavole”, pur garantendo la sicurezza e le prestazioni richieste dal DM 14 Gennaio 2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”, non è specificatamente contemplato dalla normativa vigente perché “innovativo”.
Per questo motivo, il Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per rilasciare un Certificato di Idoneità Tecnica all’Impiego, ne ha avviato la procedura con specifico riferimento a questo progetto.
La costruzione sarà nelle previsioni molto veloce.

Si prevede di consegnare il tutto in poco più di un anno. Non è una cosa da poco, all'incirca la metà del tempo che sarebbe necessario per la stessa costruzione con metodi tradizionali.
Insomma, una casa in legno costa meno perchè ci si mette meno ad edificarla e con minori costi ambientali, costa meno di manutenzione e di energia ed è più sicura in caso di catastrofi naturali e non. In questo caso parrebbe un ottimo affare anche per i contribuenti, perchè chi la costruisce e la mantiene lo fa con soldi pubblici.
Una bella soddisfazione per l'Italia, un'altra dimostrazione che la ricerca scientifica e tecnica serve a qualcosa e che nel nostro paese non mancano uomini, idee e situazioni come qualcuno può pensare.

Esportare nel mondo questa tecnologia, ci porterebbe sicuramente un bel vantaggio economico e permetterebbe di incrementare le foreste (necessarie per produrre legno giusto) e diminuire le cave. Altre ottime notizie nella battaglia contro la CO2. Può darsi che costruire case in legno nel futuro diventi normale. Sembra quasi un ritorno al passato, ma è forse un passaggio necessario per avere case più confortevoli, più sicure e meno costose per le finanze e per l'ambiente nella costruzione e nel mantenimento.
E' comunque evidente che se davvero ci sarà una tale rivoluzione nell'edilizia, ci saranno pesanti conseguenze nella filiera delle costruzioni.

Occorrerà anche intervenire con prontezza per salvaguardare e migliorare il nostro sistema boschivo.
di Aldo Piombino

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