Firenze– “Con questa mozione - ha detto Luca Ciabatti (Prc), firmatario insieme a Monica Sgherri (Prc) – si vuole intervenire sulla cancellazione del divieto di segnalazione all’autorità dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno, da parte di medici per le cure ad immigrati irregolari”. Nella mozione si invita il presidente della Giunta e l’assessore Rossi, nel caso in cui la modifica diventasse legge, a prevedere il ricorso presso la Corte Costituzionale e ad inviare a tutte le strutture sanitarie e ai medici, una circolare in cui, sulla base del rispetto dei diritti universali dell’uomo, sia previsto il mantenimento dello stato e delle procedure attuali.
Ciabatti ha ribadito il rischio che “i cittadini abbiano paura e si rivolgano meno alle strutture sanitarie e ci siano rischi non solo per la loro salute ma per quella di tutti”.
Anna Maria Celesti (Fi-Pdl) ricorda che i medici rispondono ad un codice deontologico preciso che recita “Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza discriminazioni di età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera”.
“Il secondo problema - aggiunge Celesti – riguarda malattie pericolose per la salute pubblica: i medici hanno l’obbligo di denuncia per malattie a diffusione epidemico-endemiche, indipendentemente dalla questione della clandestinità”. “Vorremmo denunciare questa norma razzista e discriminatoria – ha detto Alessia Petraglia (Sd) nel dichiarare il voto favorevole di Sinistra Democratica, Verdi e Gruppo Misto - che rientra in quelle politiche del centrodestra che trattano gli immigrati in termini di sicurezza e questo avrà ripercussioni sulla salute dei cittadini e contribuirà ad aumentare il mercato illegale della sanità”.
(bb)
