Giovedi 5 marzo, torna sul palco dell’AUDITORIUM FLOG di Firenze la KOCANI ORKESTAR con le sue sonorità dell’Est Europa e le sue melodie gitane, per una Brass Band che ha infiammato negli anni le platee di mezzo mondo. Con il concerto di giovedi 5 marzo, la KOCANI ORKESTAR presenta “The Ravishing Bride” , suo 3° album, indubbiamente tra i più energici della celebre fanfara gyspsy macedone, che come al solito sarà protagonista di una performance live vivace ed esplosiva, con arrangiamenti sempre più sorprendenti.
Molti dei brani in “The Ravished Bride” sono canzoni romantiche trasmesse dalla voce elettrizzante e carismatica del giovane cantante Ajnur Azizov, una voce che ha esplorato nuove direzioni del Pop balkanico.
C’è anche un inaspettato tentativo aprirsi al mondo latino con una reinterpretazione del classico messicano“La Llorona” e un cenno alle radici più autentiche della band, con un paio di brani tradizionali macedoni.
Alcune delle parti strumentali ricordano le colonne sonore dei film di spionaggio degli Anni ’60: un’impressione rafforzata dalla presenza del chitarrista ospite Uri Kinrot (di Balkan Beat Box e di Boom Pam), assistito da un secondo chitarrista ospite (il co-produttore Vincent Kenis) e da un batterista.
La musica proposta segue spesso una sentiero che coincide un un’impostazione Rock ma che si bilancia perfettamente con elementi classici della forza musicale della KOCANI ORKESTAR.
Questo è il loro 3° album, prodotto dalla Crammed, dopo “Alone At My Wedding” del 2002 e “L’Orient Est Rouge” del 1997, titolo con il quale la band sorprese il mondo occidentale.
I loro ritmi potenti e gli appassionanti assoli fanno ballare il pubblico, malgrado i ritmi asimmetrici chiamati ”aksak”, tipici della musica tradizionale turca.
KOCANI ORKESTAR è diventata popolare con l’uscita di “Alone At my Wedding”, per il quale fu varata la loro attuale formazione: senza il trombettista Naat Veliov e con l’inserimento di qualche giovane musicista. Il loro repertorio si proietta quindi oltre i limiti ristretti delle bande balcaniche di ottoni, prevedendo l’aggiunta di strumenti come il darbuka, il banjo e il clarinetto. Nel corso della sua carriera la band è stata supportata da vari artisti come Balkan Beat Box e Cibelle.
Molti dei loro brani sono perfino stati remixati e reinterpretati da artisti molto noti nel campo della World Music, del Rock e dell’Elettronica (da Señor Coconut, Animal Collective, Lightning Head e Susheela Raman, Mercan Dede, Smadj e Buscemi), i quali hanno contribuito a fargli guadagnare l’attenzione di un pubblico sempre più ampio. Uno dei loro brani è persino stato inserito nella colonna sonora del film « Borat ».
La KOCANI ORKESTAR ha partecipato ai più famosi festival in tutto il mondo.
Hanno collaborato con il cantante italiano Vinicio Capossela, Harmonia Ensemble e la Banda Improvvisa. Con il trombettista jazz Paolo Fresu (con il quale hanno dato vita ad un memorabile concerto proprio alla FLOG qualche stagione fa) e il pianista Antonello Salis hanno realizzato molti concerti e un disco live. Sono stati anche invitati dai Taraf de Haidouks a partecipare in un loro disco live “Band of Gypsies”.
Proprio come i due album precedenti, anche “The Ravished Bride” è stato co-prodotto da Stephen Karo (che ha anche lavorato con Taraf de Haidouks e Mahala Rai Banda) e Vincent Kenis (che ha prodotto molti classici della Crammed Disc, da Taraf de Haidouks a Zap Mama, a Konono N°1, Kasai Allstar e Congotronics).
KOCANI ORKESTAR: Ajnur Azizov (voce); Durak Demirov (sax); Djeladin Demirov (clarinetto e voce); Turan Gaberov (tromba); Shukri Kadriev (tromba); Vinko Stefanov (fisarmonica); Redzai Durmisev (baritono); Shukri Zejnelov (baritono); Nijazi Alimov (baritono); Suad Asanov (basso tuba); Erdzan Juseinov (tapan).