Il 1 marzo si festeggia la Giornata nazione delle ferrovie dimenticate, giorno dedicato alla riscoperta del nostro patrimonio ferroviario, saranno protagoniste: escursioni a piedi e in bicicletta su tratte ferroviarie in abbandono.
La II Giornata delle ferrovie dimenticate, domenica, è promossa nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna da Touring Club Italiano, Legambiente, Federparchi, Associazione Italiana Greenways, Associazione Italiana Guide Ambientali e Federazione Italiana Amici della Bicicletta, in collaborazione con i comuni di Bagno di Romagna e Poppi e i consorzi Casentino Sviluppo e Natura e Natura.
Forse non tutti sanno che dal Cancellino, località nei pressi di Badia Prataglia, sul crinale tra Romagna e Toscana, all'inizio del secolo scorso partiva una ferrovia (senz'altro operativa fino agli anni '30) a scartamento ridotto.
Di circa venti chilometri lungo il percorso dell'attuale strada forestale portava fino alla Lama, a Ridracoli e a Strabatenza, per caricare su appositi vagoncini il legname.
Per quel giorno le associazioni Tramare Tramonti e Girovago hanno organizzato un percorso escursionistico lungo il tracciato per ricordarne le funzioni e promuovere una mobilità "alternativa". Il ritrovo è previsto per le 10 al Cancellino, con partenza per il Passo dei Lupatti, Pian della Saporita (dove le locomotive venivano rifornite di acqua e legname) e l'Abetina di Brasco.
Di qui un gruppo si potrà staccare per proseguire per Eremo Nuovo, Cialdella e Prato dei Grilli.
Chi non vorrà affrontare questo tratto più impegnativo tornerà al Cancellino ripercorrendo il tracciato dell'andata. Al termine dell'escursione, dopo aver promosso la mobilità "dolce", verrà consegnata una piccola sorpresa ad ogni partecipante. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 339. 7794029. A Badia Prataglia domenica mattina si può partecipare anche a "Il Parco d'inverno", immersione totale, accompagnati da una guida, nella riserva biogenetica della stazione climatica.
Si tratta di una zona ricca di ambienti suggestivi e di qualità ambientale elevatissima che beneficia di un particolare regime giuridico perchè caratterizzata da habitat e ecosistemi rari. Ci si trova alle 9,30 per rientrare circa alle 12.
Dal crinale spostandosi di poche centinaia di metri verso la Romagna, l'associazione Esploramontagne propone invece il facile percorso "I sapori della neve" lungo l'anello Capanna - Poggio Sodo de Conti - Monte Falco - Piancancelli - Capanna. Il ritrovo è alle 9 presso l'Hotel Granduca di Campigna.
Ci si sposta per il noleggio delle ciaspole (solo chi ne ha bisogno) e ci si dirige in auto presso il rifugio la Capanna per la partenza della ciaspolata. Il pranzo è previsto - per chi vuole - presso l'agriturismo Il Poderone a prezzo convenzionato. Per motivi logistici è gradita la prenotazione (informazioni al numero 339. 6838493).
"Quattro passi vista lago", dalle 8,30 alle 14,30 è invece un'uscita che permetterà un itinerario ad anello tra faggi secolari con vista sulla vallata e sul Lago di Ponte.
Si tratta di un ampio percorso al confine nord-ovest del Parco Nazionale, dove i boschi misti di carpino nero, orniello, roverella e acero opalo sono gradevoli compagni di viaggio. I monumentali faggi della Fonte del Bepi e di Valdanda scandiscono le tappe, come silenziosi guardiani di una foresta che ha visto in passato generazioni di boscaioli e carbonai alternarsi nel duro compito della sopravvivenza.
Da sabato alle 8 a domenica alle 17 si può partecipare a Badia Prataglia anche a "Week-end con le ciaspole", escursione organizzata dalla associazione Welcome in Casentino.
Camminando su facili percorsi con le ciaspole, attraverso i grandi ed eterogenei boschi, sarà possibile arrivare fino al crinale, incontrando almeno le numerose tracce di cervi, daini, cinghiali, lupi, volpi, scoiattoli... Il tracciato garantirà panorami a perdita d'occhio e ambienti magici sotto la neve.
Continua a Santa Sofia, presso la sede della Comunità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (palazzo Nefetti - via Nefetti, 3), fino al 31 marzo, la mostra "Meraviglie del quotidiano".
L'esposizione prova la capacità di resistere al tempo - generando curiosità, stupore e ammirazione - di oggetti immaginati, costruiti e utilizzati dalla gente del passato più prossimo del Parco Nazionale. Per il curatore, Giorgio Graziani, si tratta, oltre che di una passione, di una personale sfida all'incalzare di nuove ere che cancellano ricordi preziosi. La mostra è aperta dalle 9 alle 12 il lunedi, il mercoledi e il sabato; il martedi, il giovedi, la domenica e tutti i festivi, oltre che dalle 9 alle 12, dalle 16 alle 18.
Dopo Santa Sosia la mostra si sposterà a Stia nei mesi di aprile e maggio.
Per informazioni si può contattare la sede del Parco di S. Sofia al numero 0543. 971375 (info@parcoforestecasentinesi.it).