di Paolo Ciampi
Firenze- Nasce dalla collaborazione di tre Regioni – oltre alla Toscana, vi partecipano l'Emilia Romagna e la Liguria – ha sede a Modena e qui è stata inaugurata questa mattina: è la prima Scuola interregionale di polizia locale, esperienza finora unica in Italia che da oggi comincia le sue attività formative, con l'obiettivo di coinvolgere almeno un sesto degli operatori di polizia locale a livello nazionale. All'inaugurazione il governo regionale della Toscana è stato rappresentato dal vicepresidente Federico Gelli, responsabile anche per le politiche di prevenzione in materia di sicurezza urbana.
«Da anni ormai la Regione Toscana si è assunta il compito della formazione e dell'aggiornamento professionale delle forze di polizia comunali e provinciali, con la consapevolezza che la vivibilità delle nostre città passa anche attraverso la possibilità di contare su operatori di sic urezza sempre più preparati e motivati – ha spiegato Gelli – E tuttavia al di là dei nostri corsi, c'era bisogno di una vera e propria struttura scolastica permanente, in grado di proporre le sue attività ai dirigenti, ai funzionari, agli agenti, qualunque sia la dimensione delle loro strutture di appartenenza.
Oggi ci siamo riusciti e credo che questo vada incontro a quanto da sempre ci hanno richiesto gli operatori del settore ma anche, indirettamente, tutti i cittadini».
Gelli ha sottolineato anche l'importanza che la nuova Scuola potrà avere alla luce del prossimo passaggio, ovvero l'elaborazione e l'approvazione del Codice etico della polizia toscana. «Abbiamo costituito un gruppo di lavoro, composto dai comandanti delle polizie municipali e dei capoluoghi e delle polizie provinciali, che è già arrivato a presentare un elaborato compiuto, attualmente oggetto di valutazione da parte di alcuni esperti.
A lla fine di questo percorso il testo potrà essere adottato dalla Regione e segnerà una vera e propria svolta nei rapporti che legano le forze di polizia ai territori e alle comunità dove esercitano la loro professione».