Grande successo anche quest’anno per il tradizionale appuntamento del Chianti Classico con stampa ed addetti ai lavori. Giudizio unanime sull’ottima qualità delle ultime annate del Gallo Nero in degustazione alla Stazione Leopolda di Firenze il 17 e il 18 febbraio scorsi.
Le porte della Leopolda si sono chiuse intorno alle 20.00 di mercoledì sera e anche quest’anno la Chianti Classico Collection è riuscita a superare gli ottimi numeri della precedente edizione. Sono stati oltre 200 i giornalisti arrivati da tutto il mondo e oltre 1300 gli operatori intervenuti in una manifestazione che da anni presenta a un pubblico qualificato la collezione delle ultime annate di una delle denominazioni più note al mondo.
Il giudizio degli “addetti ai lavori” è unanime: il 2008 del Gallo Nero farà parlare di sé grazie a una vendemmia che ha regalato uve sane, con una buona acidità, trasformate dai produttori del Chianti Classico nei mesi scorsi in vini eleganti, impreziositi da un ottimo corredo aromatico e da una struttura che donano al vino rotondità e morbidezza.
Caratteristiche che gli ospiti della “Collection” hanno potuto ritrovare nelle 358 diverse etichette e nelle 70 anteprime da botte dei 148 produttori di Chianti Classico in degustazione durante la due giorni fiorentina del Gallo Nero.
“Gli sforzi dei produttori degli ultimi anni hanno pagato eccome” commenta Karin O'Keefe, di The Wine News “la qualità media del Chianti Classico si è alzata moltissimo negli ultimi anni. Il 2006 mi è piaciuto moltissimo, lo trovo veramente “Classico”, con un buon potenziale di invecchiamento”.
Il 2007 è pronto a conquistare i nuovi mercati, come spiega la giornalista coreana Miyeun Hong di Wine Review: “Oltre ad avere un’ottima struttura questo 2007 si fa apprezzare per la sua morbidezza e rotondità, caratteristiche molto apprezzate dal consumatore asiatico”.
Non solo vino però.
Come sempre l’appuntamento della Stazione Leopolda ha offerto lo spunto per riflessioni ad ampio raggio sul Chianti Classico e il suo territorio: come lo scorso anno i produttori partecipanti hanno avuto la possibilità di approfondire le conoscenze su un mercato straniero, quello tedesco, grazie al secondo appuntamento de “Il Chianti Classico e i mercati internazionali” che attraverso una tavola rotonda con esperti di questo paese ha stimolato spunti e momenti di confronto interessanti. Sempre nel contesto della manifestazione il Consorzio ha diffuso alcuni dati relativi al suo territorio di riferimento: distretto agroalimentare del “Classico”: Con oltre 500 milioni di euro di fatturato il distretto agroalimentare del Chianti Classico è il terroir italiano a maggiore redditivitá.
Vino, olio e turismo le principali voci del bilancio. “Quella di costituire un distretto agroalimentare è una scelta - spiega Marco Pallanti, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico - che per l’Italia, e in particolare per il Chianti Classico impegna le aziende a fare sistema, valorizza le imprese e garantisce una maggiore tutela ambientale, diventando il perno di una nuova strategia per fronteggiare le sfide sempre più impegnative del futuro”.
200.000 euro è invece la cifra stanziata dal Consorzio ogni anno per difendersi da falsi “cloni” prodotti in tutto il mondo.
Per questo una vera e propria task force legale interna si occupa quotidianamente di tutela del marchio.
Dati importanti che danno la percezione del ruolo che il Chianti Classico riveste nel tessuto socio economico del paese.
Per come si era sviluppata la stagione, a Montepulciano, come nel resto della Toscana, si temeva un’annata non eccezionale per una delle denominazioni toscane più famose in tutto il mondo. Invece le colline di Montepulciano hanno saputo difendere dal clima bizzarro il Vino Nobile 2008 che è stato giudicato meritevole delle 4 stelle (5, il massimo, sono state quelle assegnate per il 2007).
La cerimonia di assegnazione si è svolta questa mattina, giovedì 19 febbraio, davanti agli oltre 150 giornalisti provenienti da tutto il mondo per conoscere le nuove annate in commercio (il Nobile 2006 e le Riserve 2005). Il tutto nell’ambito dell’Anteprima del Vino Nobile, in corso a Montepulciano, nel Palanobile di Piazza Grande, fino a lunedì 23 febbraio per gli operatori. «Un’altra grande annata per il nostro vino – ha affermato il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Federico Carletti – che conferma la continuità dell’ottima qualità del Vino Nobile di Montepulciano dovuta sia alle caratteristiche del terroir, ma anche a un clima che, pur nei suoi repentini cambiamenti degli ultimi anni, a Montepulciano sta contribuendo ad incrementare la qualità dei nostri prodotti».
L’annata 2008 si presenta secondo gli esperti con i valori di riferimento nella media.
Questi dati hanno trovato conferma nella degustazione del prodotto che si presenta dotato di una struttura non eccessivamente concentrata, di un ottimo equilibrio gustativo e di un quadro aromatico interessante. Vini, quindi, che faranno dell’equilibrio e dell’eleganza la loro più importante prerogativa. La grande qualità del Nobile 2008 è stata rimarcata da Renzo Cotarella, Amministratore Delegato del gruppo Antinori, il quale nell’occasione ha espresso il suo giudizio qualitativo sull’ultima vendemmia a Montepulciano «Che il Vino Nobile sia un vino apprezzato in tutto il mondo lo si sa già – ha detto Cotarella nel suo intervento – ma secondo me i potenziali di espressione qualitativa di questo grande rosso toscano sono ancora molti e devo dire che i produttori di Montepulciano, ora più che mai, sono tutti direzionati nel dare una uniformità alla riconoscibilità delle caratteristiche peculiari di questa denominazione, rara espressione di un territorio di grande valore paesaggistico e culturale».
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Massimo Della Giovampaola, Sindaco di Montepulciano, che ha rimarcato gli effetti positivi della stretta collaborazione tra il Comune ed il Consorzio dei produttori: «Grazie all’impegno delle aziende vinicole che, unendo le proprie risorse a quelle derivanti da un finanziamento comunitario, hanno sostenuto il progetto, ci apprestiamo a restaurare l’ala est dell’antica Fortezza destinata ad ospitare anche attività legate al mondo del vino. Si tratta di un intervento cospicuo, che sfiora i 700.000 Euro e che ci consentirà di recuperare quasi 1.000 metri quadrati di spazi in un edificio di grande interesse storico.
Come Comune abbiamo poi aderito al progetto di ricerca promosso dall’Associazione Città del Vino e rivolto alle 3 denominazioni della provincia di Siena (oltre al Nobile, anche Brunello e Vernaccia) che punta a far emergere il rapporto tra produttori e territorio ed a testare poi, su un mercato estero importante come quello britannico, la percezione che di questo rapporto hanno i consumatori inglesi. Ci sottoporremo dunque volentieri all’indagine che sarà condotta nel nostro Comune dall’Università di Firenze, sicuri che consentirà di definire ancora meglio ed accrescere il valore “identità”, per noi fondamentale».
Il 2008 è stato per il mercato internazionale dei vini un anno particolare in cui non ha mancato di farsi sentire la crisi congiunturale che ha preso di mira l’economia mondiale.
Eppure il Vino Nobile non ha dimostrato particolari segni di cedimento, restando in piedi nei mercati più importanti e guadagnando spazi in quelli emergenti. «Usciamo da un’annata molto difficile – puntualizza Carletti – la crisi ha colpito anche il nostro settore che inevitabilmente risente, inoltre, della contrazione del turismo. Le prospettive per il 2009 sono a dir poco incerte a causa dell’eccesso di offerta e dell’incredibile competizione che c’è sui mercati, ma per chi, come noi, ha un prodotto d’eccellenza che è espressione di un’altissima qualità, è doveroso considerare la situazione come un’opportunità per consolidare i nostri punti di forza che sono proprio la qualità e la tipicità».
Nel 2008 il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha dichiarato idonee 2,5milioni circa di bottiglie di Rosso di Montepulciano. Significativo anche il dato del Nobile che si è attestato 7milioni di bottiglie. Nel 2008 il mercato del Nobile ha visto il 71% di prodotto esportato e del restante 29% destinato al mercato nazionale con Toscana (44 per cento) e Lombardia (circa il 15%) come regioni capofila. L’export in particolare si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), dove Germania (30 per cento), Svizzera (27%) restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna (4% nel 2008) e paesi nordici.
Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2008 ha assorbito il 14% delle esportazioni. Continua la conquista anche per i mercati emergenti dove il Nobile esporta circa il 15% del prodotto in particolare in Asia (10 per cento).
L’edizione 2009 dell’Anteprima, dopo aver ospitato i giornalisti, proseguirà da domenica 22 febbraio fino a lunedì 23 febbraio. Sono attesi in questi due giorni oltre 2mila tra operatori e appassionati per scoprire le ultime annate in commercio.
L’atmosfera dell’Anteprima non si interromperà tuttavia proseguendo con le attività collaterali promosse dal Consorzio dei produttori in collaborazione con la Strada del Vino Nobile, a partire dalla degustazione dei nuovi vini in commercio, il Nobile 2006 e le Riserve 2005, presso i ristoranti che aderiscono all’iniziativa “L’Anteprima… in tavola” che propongono menù a prezzo scontato, offrendo gratuitamente in degustazione gli stessi vini messi a disposizione dalle aziende e curando gli abbinamenti ideali con i cibi.
Torna anche l’“Anteprima in… vetrina” l’iniziativa che vedrà le vetrine degli esercizi commerciali allestite “a tema” ed abbellite con bottiglie di Vino Nobile e Rosso. Proseguirà inoltre fino al 1 marzo la mostra fotografica di Paolo Barcucci dal titolo “Un anno di Nobile”, presso i corridoi di Palazzo del Capitano. Fotografie che cercano di rendere una visione del ciclo stagionale e dei mutamenti che avvengono nel paesaggio caratterizzato dai vigneti.
“Aprovito raccoglie l’allarme da parte delle centinaia di produttori di vino Chianti che in questo momento vivono in prima persona le difficoltà legate alla stasi del mercato e, conseguentemente, un riallineamento in basso del prezzo del vino alla produzione”.
Questa la constatazione dell’enologo Roberto Bruchi, direttore dell’Associazione Produttori Vitivinicoli Toscani, che prosegue: “Questa difficile situazione economica generale va a ripercuotersi anche sul Chianti, il vino toscano più importante e conosciuto a livello internazionale, che muove una filiera fondamentale dal punto di vista economico ed occupazionale. E’ importante, quindi, attivare tutti quegli strumenti di concertazione per riportare il giusto equilibrio nei prezzi, la giusta remunerazione per i produttori, per ridare insomma una giusta stabilità al mercato, la sicurezza ai produttori e per rilanciare la commercializzazione del prodotto su tutti i mercati.
Pertanto – suggerisce Bruchi – sarebbe opportuno adottare strumenti innovativi per evitare situazioni contingenti legate a questo particolare momento e quindi, da questo punto di vista sarebbe importante lavorare su accordi di filiera, partnership tra mondo della produzione e mondo del commercio e della distribuzione, lavorare pertanto per la costruzione di sinergie tra i protagonisti della filiera produttiva.
Dare le giuste opportunità e garanzie nel medio periodo al sistema nel suo complesso, elevare la competitività delle imprese e permettere una programmazione che possa rassicurare le aziende anche rispetto ai necessari investimenti in azienda. Sotto questo aspetto Aprovito – conclude Bruchi - intende lavorare: investendo di questo incarico non solo il consorzio di riferimento del vino Chianti, ma anche e soprattutto la Regione Toscana, affinché accordi di questo tipo siano riconosciuti e premiati anche nella politica agricola legata ai finanziamenti del settore a partire dal PSR”.