Firenze, 16 febbraio 2009- Vendere online semi di cannabis e materiale per la coltivazione e' protetto dall'articolo 21 della Costituzione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". La Corte d'Appello di Firenze ha infatti annullato la sentenza di primo grado con cui era stato condannato il gestore di un negozio online di semi di cannabis e materiale per la coltivazione (fertilizzanti, bilancini, etc.), rappresentato dall'avv.
Carlo Alberto Zaina. Il giudice di primo grado aveva accolto la tesi dell'accusa secondo cui il proprietario del negozio avrebbe commesso il reato di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti (previsto all'articolo 82 della legge Fini-Giovanardi sugli stupefacenti). La Corte d'Appello ha invece assolto l'imputato in quanto la sua attivita' e' protetta dalla lliberta' di espressione e di manifestazione del pensiero, diritto sancito all'articolo 21 della Costituzione. E' un altro duro colpo per la strategia antidroga basata sul reato d'opinione voluta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sulle droghe Carlo Giovanardi.
Ricordiamo che alcune settimane fa, su sua sollecitazione, la Procura di Ferrara aveva lanciato una gigantesca e costosissima operazione in tutta Italia che aveva portato all'arresto di decine di proprietari di negozi e siti web sulla base dell'istigazione al consumo di stupefacenti. Anche quell'operazione e' finita in una bolla di sapone.