Polizia: formazione su etica e comunicazione con la nuova scuola interregionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2009 22:18
Polizia: formazione su etica e comunicazione con la nuova scuola interregionale

Firenze- Non uso delle armi o arti marziali, ma piuttosto etica, capacità di comunicazione e mediazione, conoscenze giuridiche. Sono queste le principali materie su cui chiedono interventi formativi le polizie locali della Toscana, secondo quanto emerge da una ricerca commissionata dalla Regione Toscana al Dipartimento di scienze sociali dell'università di Pisa e presentata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati nel corso di un'iniziativa in cui, tra le altre cose, sono state annunciate le prossime attività della nuova scuola interregionale di polizia che la Regione Toscana ha costituito assieme a Emilia Romagna e a Liguria.

«Dalla ricerca emerge un quadro abbastanza sorprendente e, se si vuole, controcorrente rispetto a quanto generalmente si legge o si dice sulla realtà delle nostre città e sul ruolo dei corpi di polizia – spiega il vicepresidente Federico Gelli – La polizia toscana, insomma, non punta a un modello da superpoliziotto da telefilm americano, ma piuttosto vuole crescere proponendosi come un insieme di professionisti in grado di comunicare con i cittadini, esperta nella prevenzione e nella capacità di dialogo e di mediazione, ben attrezzata dal punto di vista deontologico.

Tutto questo mi sembra particolarmente importante e in linea con il modello su cui da tempo stiamo lavorando, quello di una polizia di comunità, che appartiene davvero alle realtà in cui opera. Si tratta di un presupposto importante per resistere a tentazioni di ronde o di cittadini vigilantes che si stanno diffondendo in Italia. Noi puntiamo su professionisti che sappiano creare solidi rapporti di fiducia e collaborazione con i cittadini».
La ricerca, che ha coinvolto i comandanti delle polizie locali, ha fatto emergere un maggiore indice di importanza alla formazione in materie giuridiche (indicata nell'86% dei casi), e al rapporto con i cittadini (81,9%) , ma anche al miglioramento delle capacità di comunicazione e mediazione (68,8%).

Quanto agli argomenti dei corsi, la conoscenza del codice della strada è richiesta più della tecnica delle armi (88,7 contro 60,8%), l'etica professionale più della difesa personale (78,8 contro 65,7%). «Esigenze – spiega ancora Gelli – che potranno trovare adeguata risposta con la nostra nuova scuola, che quest'anno avvierà i primi corsi, finalizzati alla preparazione di una polizia capace di interpretare la domanda di sicurezza dei cittadini e di gestire al meglio le situazioni di emergenza».

(pc)

Notizie correlate
In evidenza