Firenze- Il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti ha avuto questa mattina un colloquio telefonico con il Rabbino Capo di Firenze Joseph Levi. Un impegno comune di istituzioni e cittadini per prevenire, isolare, condannare ogni episodio di antisemitismo e di razzismo in una Toscana che, nelle ultime settimane, non è stata immune da episodi inquietanti. È questo il messaggio che ha voluto lanciare il vicepresidente Federico Gelli, che oggi, assieme al gonfalone, ha rappresentato la Regione Toscana al presidio convocato alla sinagoga di Firenze dopo il ritrovamento di un ordigno e la comparsa di alcune scritte antisemite.
«Non interessa quanto sia stata grave la minaccia portata e non interessa chi ne sia responsabile – ha sottolineato – ogni volta che viene presa di mira una sinagoga o comunque un luogo religioso la nostra mente non può che correre al nostro passato, ai fantasmi dell'antisemitismo e delle persecuzioni razziali, fantas mi che non dobbiamo rimuovere, ma semmai esorcizzare con la forza del ricordo e con la lotta rigorosa contro ogni manifestazione di intolleranza. Questo anche per evitare ogni equivoco.
Penso per esempio, che chi confonde le legittime critiche alle scelte politiche di uno Stato democratico come Israele con la realtà delle nostre comunità ebraiche, alimenti più o meno consapevolmente l'antisemitismo e possa arrivare ad autentici obbrobri, come la proposta avanzata da qualcuno nei giorni scorsi di boicottare i negozi degli ebrei romani».
Ricordando che l'ordigno di Firenze è stato preceduto da altre preoccupanti vicende quali un episodio alla sinagoga di Pisa e da alcuni incursioni su Internet, Gelli ha ricordato l'impegno sul terreno della prevenzione che potrà promuovere il governo regionale secondo le sue competenze.
«Affronteremo la questione nell'ambito delle nostre politiche della sicurezza assieme a prefetture ed enti lo cali, per garantire una maggiore tutela ai luoghi di culto, ma penso anche a un lavoro di prevenzione ed educazione che potremmo avviare su Internet, per esempio per aiutare i nostri ragazzi a stare lontani da siti neonazisti e negazionisti – ha spiegato Gelli, che all'interno del governo regionale ha anche le deleghe alla sicurezza e alle nuove tecnologie dell'informazione – Ma ovviamente penso che sia centrale tutto il lavoro che stiamo facendo sul terreno della memoria e mi sembra significativo che il presidio alla sinagoga cada nello stesso giorno in cui centinaia di ragazzi e ragazze partono con il Treno della Memoria: al loro ritorno ognuno di loro sarà un presidio contro l'antisemitismo».