Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista: «Le affermazioni registrate dalla stampa in merito alla possibilità di trasformare la DIA, alla base dell'edificazione del Multiplex, in permesso a costruire, aggirando burocraticamente il blocco imposto dalla Magistratura, sono l'ennesima testimonianza della assoluta inadeguatezza degli strumenti urbanistici che regolano il sistema dell'edilizia e dell'urbanistica in città. Se infatti, come dichiarato dagli uffici comunali dell'urbanistica, diventa "un atto dovuto" la concessione dell'autorizzazione a costruire solo in forza della modifica del titolo dell'atto, è evidente che siamo davanti a un caso di deliberata non chiarezza e di riproposizione, nei fatti, dell'antico detto "fatta la legge, trovato l'inganno". Non possiamo che confermare il giudizio negativo sull'impostazione di questi strumenti, la cui finalità deve essere quella di un intervento regolatore dell'amministrazione comunale nell'interesse della collettività mentre è evidente che viene considerato prioritario il diritto della proprietà a edificare. La vicenda del Multiplex, il cui esito solo in parte dipende dalla Magistratura, impone non solo una soluzione che sia più compatibile con il luogo e le funzioni, ma anche che sia colta come esempio per intervenire sugli strumenti urbanistici in modo da renderli effettivamente garanti dell'interesse della collettività».
giovedì, 07 novembre 2024 - 14:29
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