Firenze, 30 dicembre 2008- Come stabilito dal regolamento regionale, mercoledì 7 gennaio 2009 a Firenze inizieranno i saldi invernali di fine stagione e proseguiranno fino a sabato 7 marzo. Due mesi di tempo per fare acquisti a prezzi scontati. Potranno essere messi in vendita solo i prodotti a carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non sono venduti entro un certo periodo. I commercianti, durante i saldi, potranno comunque anche vendere merce a prezzo pieno ma questa differenziazione dovrà essere indicata chiaramente e la merce sarà collocata separatamente rispetto agli articoli a saldo.
Le merci poste in vendita devono avere l'indicazione del prezzo normale, dello sconto espresso in percentuale e del nuovo prezzo scontato. Contravvenendo a queste disposizioni, i commercianti possono incorrere in sanzioni amministrative da 516 a 3.098 euro. Le date di inizio e fine dei saldi sono state comunicate dall'assessorato alle attività produttive del Comune di Firenze. Non è necessaria una preventiva comunicazione al Comune di Firenze.
Dall’ufficio studi di Confcommercio, risulta che saranno circa 16 milioni, le famiglie italiane che acquisteranno prodotti in saldo.
Ogni famiglia spenderà, in media, poco meno di 450 euro per abbigliamento e accessori facendo lievitare a quasi 7 miliardi di euro il valore dei saldi invernali 2009 con un’incidenza del 19,5% sul fatturato annuo del settore.
“Pur comprendendo le diverse realtà toscane e prendendo atto che sta nella potestà delle Regioni di fissare le date di inizio dei saldi, non si può non sottolineare – dichiara il Presidente di Federmoda Confcommercio Firenze, Antonio Bossio - che la maggiore realtà commerciale della Toscana, cioè Firenze, rischia di venir penalizzata dal fatto che le sue naturali competitors , Roma e Milano, aprono la stagione dei saldi in anticipo di almeno quattro giorni, facendolo coincidere con il primo sabato dell’anno.
Con la riduzione dei tempi di percorrenza da una città all’altra, sempre più ridotti nei prossimi anni grazie alla TAV, sarebbe opportuno che la Regione Toscana adeguasse i propri tempi a quelli delle Regioni del Centro Nord Italia.” Per il corretto acquisto degli articoli in saldo Confcommercio Firenze ricorda alcuni principi di base.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt.
128 e ss. del Codice del Consumo d.lgs. 6 settembre 2005 n.206). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Salve specifiche disposizioni regionali, è possibile porre in vendita capi non appartenenti alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.