di Corrado Mauceri (Iscritto a SD Q1 di Firenze)
Dalla stampa locale si apprende che dopo la decisione dei dirigenti del PD di promuovere le cd primarie di coalizione anche per l'elezione a Sindaco del Comune di Firenze sarebbero stati avviati gli incontri di Sinistra Democratica con il PD e gli alleati della maggioranza di Palazzo Vecchio (ad eccezione del PdCI che si è defilato) per definire il percorso delle primarie di coalizioni (almeno così sembra di capire dalle notizie di stampa).
A mio avviso, se è vero che in sede congressuale SD ha affermato la scelta del rilancio del centro-sinistra e quindi dell'alleanza con il PD, una tale scelta non significa "alleanza a prescindere" con il PD e, tanto meno, può essere preclusiva della ricerca anzitutto di un'alleanza di tutta la sinistra; al contrario, considerati i rapporti di forza, se si vuole evitare il rischio di una subalternità al PD, una alleanza di tutte le forze della sinistra, nelle forme oggi possibili, deve essere considerata una precondizione necessaria per un confronto con il PD che, questione morale a parte,assume sempre di più posizioni molto discutibili.
In ogni caso comunque la scelta delle alleanze non può prescindere da un confronto sui contenuti programmatici ed a Firenze, in via preliminare, sulla necessaria discontinuità con la gestione attuale di Palazzo Vecchio.
L'Assemblea del Circolo del Q1 nella sua riunione del 2 dicembre ha approvato un documento in cui tra l'altro si affermava l'assoluta pregiudizialità di un radicale rinnovamento della forma della politica e della rappresentanza, indicando i seguenti punti irrinunciabili: 1. valorizzazione delle assemblee elettive; 2. trasparenza attiva di tutta l'attività delle istituzioni (dalle proposte ai percorsi decisionali fino agli atti); 3. rotazione inderogabile degli incarichi pubblici elettivi e per designazione, prevedendo una durata massima e complessiva di due legislature; 4. divieto di cumulo tra cariche pubbliche ed incarichi esecutivi nei partiti; 5. eliminare ogni forma di possibile conflitto di interesse; 6. garanzia della parità di genere e del ricambio generazionale.
Questi punti mi srembrano indispensabili, anche perchè è venuto il momento di dare concretezza con proposte specifiche alle denunce verbali ed agli appelli alla moralità della politica: Dalle notizie di stampa non pare che una verifica su tale questione sia stata nemmeno accennata. Ne è sufficiente affermare una pregiudiziale negativa soltanto nei confronti dell'Assessore Cioni, né, ovviamente, può essere un segnale di auspicabile rinnovamento la candidatura di un personaggio disinvolto e spregiudicato come Matteo Renzi; rinnovamento e discontinuità implicano il radicale cambiamento dell'intero gruppo del PD che ha gestito la politica di Palazzo Vecchio.
In conclusione non si può escludere a priori un percorso che porti ad una alleanza con il PD, ma non si può nemmeno escludere a priori una alleanza con tutte le forze della sinistra,ma soprattutto non si possono definire a priori alleanze aprioristiche; SD deve anzitutto definire con un percorso democratico e partecipato una sua proposta programmatica e dopo un confronto con tutte le forze democratiche ( non solo partiti politici, ma anche associazioni e comitati della nostra realtà) sulla base delle convergenze programmatiche definire le alleanze e le candidature.
Può darsi che le informazioni che io leggo sulla stampa non siano esatte ed esaurienti; per questa ragione è necessario che le strutture di base siano coinvolte nella necessaria discussione per poter tutti concorrere a dare uno sbocco positivo ad una crisi politica che può avere effetti deleteri per la democrazia del nostro Paese ( il voto dell'Abruzzo deve esserci di insegnamento).