Per la prima volta in Italia arriva una rassegna interamente dedicata al cinema della Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord). Un’occasione per addentrarsi in un mondo sconosciuto, apparentemente spoglio di attività culturali, ma fiorente di una vera e propria industria cinematografica.
L’appuntamento è il 17 e 18 dicembre al cinema Odeon di Firenze (Piazza Strozzi) con la rassegna ‘North Korean Cinema’, organizzata dall’associazione Toscana-Korea e diretta da Riccardo Gelli.
Il Festival rientra nell’ambito della seconda edizione della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze, rassegna cinematografica ideata e coordinata dalla Mediateca Regionale Toscana Film Commission.
La rassegna si propone come una panoramica conoscitiva e rappresentativa sulla cinematografia della Nord Corea.
Le pellicole selezionate cercano di offrire un ventaglio storico e tematico che documenta nel modo più variegato e comprensivo le principali tendenze della tradizione filmica nordcoreana. Nel dettaglio, la selezione propone una ricognizione sulle tematiche ricorrenti di una produzione inevitabilmente politicizzata e ideologica che richiede una precisa contestualizzazione critico-storica al fine di non incorrere in facili abbagli sia di pregiudizio estetico, sia di manipolazione propagandistica.
I film in programma sono i seguenti: Flower girl, La storia di Chun-hyang, Bellflower, A schoolgirl’s diary.
Presente anche un documentario, A state of mind.
In programma anche la mostra ‘Il Paese eremita: arte di oggi della Repubblica Popolare Democratica di Corea’. Le opere esposte sono state tutte eseguite da artisti del Mansudae Art Studio di Pyongyang, la capitale della Nord Corea. Il Mansudae Art Studio é suddiviso in tredici gruppi creativi, sette stabilimenti di produzione e oltre cinquanta reparti per l’approvvigionamento dei materiali. Il gruppo creativo più importante é quello del Korean Painting, la tradizionale pittura a inchiostro su carta, che conta circa 150 artisti.
Gli altri gruppi sono pittura ad olio, scultura, xilografia, poster, jewel painting.La mostra é stata possibile realizzare grazie alla collaborazione di Pier Luigi Cecioni e di Eugenio Cecioni.
Alla due giorni di Festival anche un’anteprima della mostra fotografica ‘Corea: un viaggio impossibile?’ del fotografo Alessandro Belgiojoso. Le fotografie illustrano la realtà della Corea contemporanea, ultimo residuo della divisione del mondo in due blocchi contrapposti. Le fotografie, uniscono nella rappresentazione fotografica le due Coree, del Nord e del Sud, e tracciano il percorso di un viaggio oggi impossibile dissolvendo la linea di confine che sopravvive lungo il 38° parallelo.
La mostra è un anteprima all’esposizione che si realizzerà il prossimo anno a Marzo durante il Korea Film Fest, festival cinematografico dedicato alla produzione sudcoreana.