Verrà presentato domani, sabato 13 dicembre, presso il centro studi della cisl di Firenze il modello Gender Floor, un pacchetto di strumenti concreti e linee guida da attuare a livello nazionale ed europeo per promuovere un nuovo modo di essere manager oggi, attraverso la valorizzazione delle competenze distintive femminili e il miglioramento della conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, nel contesto della flexicurity.
Nato nell’ambito del progetto europeo Gender Floor “A new pathway for professional and familiar life reconocliation in behalf of managerial women”, il modello è il risultato di un lavoro integrato portato avanti nel corso di questo anno dalle organizzazioni sindacali dei cinque paesi partner del progetto: Italia (Apq Cisl), Ungheria (Eszt), Slovenia (Zsss), Svezia (Unionen) e Spagna (Fes Ugt).
“Quando abbiamo proposto ai nostri partner di partecipare a questo progetto – spiega Roberto De Santis, Presidente APQ Cisl – capofila di Gender Floor, l’idea era quella di scambiarsi esperienze relative alle differenti situazioni presenti nei paesi e realizzare un pacchetto di strumenti a favore della managerialità al femminile nel mercato del lavoro.
Il progetto si è rilevato qualcosa in più, una reale sinergia tra i nostri sindacati da cui sono emerse tutta una serie di azioni pratiche e praticabili che ogni paese potrebbe implementare e che ci auguriamo l’Europa possa sentire come propri”. Sviluppo delle competenze, organizzazione e tempi di lavoro, salario, ruolo dei sindacati e legislazione sono i principali capitoli di cui si compone il modello, destinato a tutti gli attori coinvolti nel mercato del lavoro e nella società civile.
All’interno di ogni capitolo sono stati individuati e proposti tutta una serie di strumenti utili e concreti per migliorare l’occupazione femminile ed incentivare la presenza delle donne tra i quadri manageriali. Strumenti che vanno dalla trasparenza dei criteri di avanzamento di carriera, al mentorship, dalla formazione continua all’utilizzo delle tecnologie informatiche, dallo sviluppo del jobsharing al lavoro a distanza, dalla trasparenza sui salari all’individuazione e certificazione delle aziende “family friendly” fino alla realizzazione di un Osservatorio di genere a livello continentale.
Decisivo il ruolo dei sindacati nell’applicazione degli strumenti previsti nel modello partendo in primis da un rafforzamento della presenza delle donne negli organi decisionali dei sindacati stessi.
“La sfida che la partnership si è posta per il futuro è nella possibilità di identificare una politica comune sindacale per un’Europa sociale, cercando allo stesso tempo di valutare ruolo, influenza e compiti dei sindacati stessi, sia a livello europeo sia sul posto di lavoro.
Alla presentazione del modello interverranno esponenti politici di rilievo, stakeholder internazionali ed esperti del settore. Presenti, tra gli altri, Vittoria Franco - ministro ombra pari opportunità, Mariagrazia Maestrelli – Consigliera di parità Provincia di Firenze, Vincenza Marinelli - Consigliera di Fiducia del Comitato Pari Opportunità Università di Roma "La Sapienza", Isabella Menichini - vice capo gabinetto Ministero del Lavoro, Franca Porto - Segr.
Reg. CISL Veneto, Kia Regner–Femanet/Eurocadres e Maria Mantini Satta - Centro Studi “Progetto Donna”.