Firenze, 30 dicembre 2008- Giovanna Volpato risorge alla XXV Firenze Marathon. La 33enne dell’Assindustria Padova torna a correre una maratona, dopo l’infortunio al tendine ai Mondiali di Osaka 2007, e vince in solitario, mentre nella gara maschile è un trionfo keniano, con il podio tutto dedicato agli atleti africani e il quarto posto per l’azzurro Migidio Bourifa, 39enne dell’Atletica Val Brembana. Quasi 8mila gli atleti al via questa mattina da Piazzale Michelangelo, con molte defezioni legate al maltempo dopo il nubifragio della notte e le nubi mincacciose della mattina.
La pioggia non si è fatta attendere, battente sin dalla partenza, ha accompagnato gli atleti oltre la metà della gara, rendendola difficile, e nonostante questo al traguardo sono giunti in 7.350.
Mentre i top runner affrontavano le prime curve della discesa da piazzale Michelangelo, piazza Santa Croce ha vissuto la festa della Ginky Family Run di solidarietà. Circa cinquecento i coraggiosi, fra bambini e familiari che hanno affrontato i due chilometri della non competitiva nel centro storico, su oltre 2mila iscritti, con il via ufficiale affidato a Daniela Lastri, assessore comunale alle Politiche giovanili, e a Igor Cassina, oro olimpico della ginnastica a Atene 2007.
LA GARA
Alle 9,20 la partenza della gara, con il classico colpo di pistola affidato a Eugenio Giani, assessore allo Sport del Comune, con 8mila atleti che hanno sfidato il maltempo, lanciandosi da piazzale Michelangelo verso il cuore di Firenze, preceduti di un paio di minuti dalla gara dei diversamente abili, con una trentina di coraggiosi in handybike.
Buoni i ritmi iniziali, con le due ‘lepri’ che visaggiano su ritmi da 2’03” al chilometro, seguiti dai principali protagonisti con l’etiope Sefu Fekene, l’azzurro Migidio Bourifa, i keniani Stephen Kipkoech Kibiwott e John Birgen in evidenza. Il fondo bagnato non aiuta a cercare il tempo e al decimo chilometro il gruppo dei top runner passa in 31’14” e la situazione non muta anche 5 chiolometri più tardi, con i migliori che passano a stretto contatto fra loro in 46’49”. Strade bagnate e pioggia accompagnano anche la gara femminile, con le azzurre Marcella Mancini e Giovanna Volpato a dettare i tempi, insieme alla giovane etiope Elfeneshe Melaku e alla sorprendente britannica Alice Braham: il 10° chilometro fila via in 36’28”, mentre al 15° il cronometro segna 54’43”.
Il passaggio alla mezza maratona, in 1h05’37”, vede Bourifa transitare insieme alle due lepri, che sembrano perdere colpi, seguito a stretto contatto da gruppetto dei migliori, con i keniani John Birgen e Paul Ngeny Kipkemboi in evidenza. Fra le donne continua la corsa finaco a fianco dell’etiope Melaku con le due azzurre Mancini e Volpato, che passano al 21° chilometro in 1h16’30”, mentre la britannica Braham sembra risentire della fatica, visto il ritmo che la vede in prospettiva ben al di sotto del suo personale di 2h40’, stabilito quest’anno a Londra.
La svolta nella gara maschile arriva intorno al 35° chilometro, quando il keniano Jackson Kirwa Kiprono prende decisamente il comando delle operazioni, insieme al più esperto John Birgen. Migidio Bourifa, Paul Ngeny Kipkemboi e Stephen Kipchoech Kibiwott cercano di resistere, ma perdono terreno progressivamente. Il finale si decide in una volta mozzafiato fra Birgen, che sbaglia un po’ l’ultima curva, e e Kiprono che guadagna quel metro che basta per tagliare il traguardo a braccia alzate in 2h12’37”.
Anche l’attacco decisivo di Giovanna Volpato scatta fra il 32° e il 35° chilometro, quando le atlete attraversano il parco delle Cascine. Sui lunghi viali fiorentini l’atleta veneta accentua il ritmo, con solo la britannica Braham che cerca di resistere, mentre la Mancini rallenta e l’etiope Melaku entra in crisi. Al 35° l’azzurra passa in 2h07’25”, seguita a 33” dalla Braham, a 55” dalla Mancini e a 1’13 dall’atleta africana. Il finale è una passeralla trionafale per Giovanna Volpato che corona il suo ritorno in maratona, dopo oltre un anno di stop, con un successo convincente.
La gara degli atleti diversamente abili, praticamente dimezzata dal maltempo, vede alternarsi al comando Fabrizio Caselli, fiorentino di Borgo San Lorenzo e tesserato per il Gs Unità Spinale, il mitico Roland Ruepp, del Gs Disabili Alto Adige, e Giovanni Achenza del Dsg Gazlur.
Sono loro a dettare i ritmi, alternandosi al comando. Poco prima del 35° chilometro, è Fabrizio Caselli a aumentare il ritomo, staccando progressivamente i due compagni di gara. Per il fiorentino, la maratona si conclude a braccia alzate in piazza Santa Croce, in 1h27’06”.
Classifica finale:
UOMINI
1) Jackson Kirwa Kiprono (Ken, 22 anni) 2h12’37’’ 2) John Birgen (Ken, 33 anni) 2h12’38’’, 3) Paul Kipkemboi Ngeny (Ken, 28 anni) 2h13’36’’, 4) Migidio Bourifa (Ita – Atletica Val Brembana, 39 anni) 2h13’44, 5) Stephen Kipkoech Kibiwott (Ken 28 anni) 2h15’24’’, 6) Nicodemus Biwott (Ken, 26 anni) 2h15’30’’, 7) Andi Jones (GBR, 30 anni) 2h17’51’’, 8) Thomas Payn (GBR, 29 anni) 2h18’47”, 9) Fekene Sefu (Eth 21 anni) 2h22’48”,10) Peter Steib (Hun, 28 anni) 2h27’27”.
DONNE
1) Giovanna Volpato (Ita – Assindustria Padova, 33 anni) 2h34’14’’, 2) Alice Braham (GBR, 32 anni) 2h35’24’’, 3) Marcella Mancini (Ita, Runner Team 99 SBV, 37 anni) 2h36’30’’, 4) Melaku Elfneshe (Eth 23 anni) 2h44’53’’, 5) Monika Nagi (Ungheria, 21 anni) 2h47’58, 6) Daneja Grandovec (Hun 24 anni) 2h51’49, 7) Loretta Giarda (G.S.
Avis Gambolò, 28 anni) 2h55’06, 8) Elizabeth Stavreski (GBR, anni) 2h56’54, 9) Elena Casaro (A.S.D. Atl. Club 2000 Dobbiaco, 38 anni) 2h57’49, 10) Francesca Patuelli (G.S Gabbi) 2h58’05’’.
DIVERSAMENTE ABILI
1) Fabrizio Caselli (Unità Spinale Firenze, 40 anni) 1h27’06’’, 2) Roland Ruepp (G.S. Disabili Alto Adige, 43 anni) 1h28’35, 3) Giovanni Achenza (DSG Gazlur, 37 anni) 1h28’53’’, 4) Mauro Cratassa (A.S.D Vitersport, 44 anni) 1h32’26’’, 5) Francesco Pecoraio (A.S.D Basket e non solo, 37 anni) 1h43’11’’, 6) Karl Tappeiner (G.S Disabili Alto Adige, 52 anni) 1h46’40’’, 7) Manlio Nogaro (Basket e non solo, 65 anni) 1h52’45’’, 8) Cristiano Picco (Basket e non solo, 29 anni) 1h52’45’’, 9) Cesare Piccini (Polis Nordest 40, 61 anni) 1h53’49’’, 10) Daniele Grandelis (A.S.D Basket e non solo, 61 anni) 1h55’49’’.
La Firenze Marathon dei record regala all’atletica italiana una Giovanna Volpato ritrovata.
La 33enne dell’Assindustria Padova, vince e piace per la grinta dimostrata in una giornata fredda e piovosa.
“Il cronometro, oggi era l’ultimo dei problemi – riconosce l’atleta mestrina -, dovevo dare un segnale forte dopo l’infortunio ed è arrivato un bellissimo successo. Ho chiuso in 2h34’14” e non mi posso certo lamentare, dopo oltre un anno di assenza dalle maratone, per recuperare l’infortunio al tendine dei Mondiali di Osaka 2007 e la successiva operazione. La giornata non ci ha aiutato, con pioggia e freddo alla partenza e per buona parte della gara: sono partita e arrivata congelata.
Questo ha reso più dura la corsa e per questo sono molto soddisfatta. Sono stata tranquilla sino al 23° chilometro, poi ho cercato di cambiare ritmo e dopo il 30° ho visto le avversarie che iniziavano a staccarsi. E’ stato il momento decisivo, avevo paura di una possibile crisi nel finale, ma invece è andato tutto bene. Grazie Firenze!”.
Soddisfazione anche per il 22enne keniano Jakson Kirwa Kiprono, che centra un successo importante al suo esordio in maratona. “E’ andato tutto bene – ammette – tranne il meteo.
Pioggia e freddo non ci hanno permesso di correre al meglio e anche le lepri in certi momenti non ci hanno aiutato. Come esordio non poteva essere migliore: Firenze è una città stupenda e il suo pubblico è stato molto clamoroso. Dedico questa vittoria a mia moglie e a mio figlio”.
Qualche rammarico, invece, per Migidio Bourifa, l’azzurro dell’Atletica Val Brembana, che dall’alto dei suoi 39 anni ha dimostrato di avere ancora il carattere e la forza per lottare con i corridori keniani anche in una giornata molto difficile.
“Ho capito subito - spiega Bourifa – che non sarebbe stata una giornata in cui puntare a un tempo eccezionale e per questo ho cercato di studiare un po’ gli avversari, per poter dare il meglio di me.
Le lepri sono andate un po’ a strappi e questo, insieme con il fondo bagnato, soprattutto nel passaggio con diverse curve nel centro storico, ci hanno fatto consumare più energie del prevvisto. Intorno al 30° chilometro ho cercato di rispondere a un attacco di Ngeny Kipkemboi, ma ai successivi allunghi ho dovuto rallentare. Il percorso è molto bello, forse non facilissimo, ma sicuramente affascinante e la gente è stata veramente eccezionale: mi hanno sostenuto metro dopo metro”.
Nel complesso con oltre 9mila iscritti e bel 7.350 arrivati, nonostante le condizioni atmosferiche che hanno scoraggiato molti a partire, la XXV Firenze Marathon passa in archivio come un grande successo.
“Ringrazio sia gli atleti per spettacolo regalato – ammette con soddisfazione Eugenio Giani, assessore allo Sport del Comune -, sia la città, che da qualche anno vive con consapevolezza e responsabilità questa manifestazione.
Basta pensare che, se in passato c’era sempre chi litigava con vigili e volontari ai blocchi per il traffico, mentre oggi i cittadini si dimostrano appassionati e sensibili a questa grande giornata di sport. Oggi abbiamo vissuto un grande spettacolo, nonostante il maltempo, e Firenze ha risposto al meglio”.