Treni vecchi, sporchi e sempre più affollati accolgono le migliaia di persone che ogni giorno devono spostarsi per le tratte locali. Legambiente da anni si mobilita a fianco di questi soggetti per chiedere una vera incentivazione del trasporto pubblico. Invece in questi anni gli investimenti pubblici per le infrastrutture che ci sono stati sono andati a strade e autostrade. Il 70% delle risorse stanziate attraverso la Legge Obiettivo dal 2002 ad oggi è andato verso queste due voci.
Eppure, secondo una elaborazione del Censis, la spesa annua del pendolare che si muove in auto è 4 volte superiore a quella di chi si muove con il servizio pubblico ed il 70% di chi non utilizza attualmente il treno è disponibile a cambiare abitudini e ad utilizzarlo regolarmente in caso di miglioramento del servizio.
Legambiente, in tutta Italia, si mobilita allora per due settimane per il rilancio del trasporto ferroviario locale con la campagna Pendolaria: quindici giorni di iniziative per richiamare l’attenzione sulle gravi condizioni in cui versa il trasporto pendolare italiano.
In Toscana ci saranno incontri pubblici e conferenze stampa di presentazione di vertenze e proposte locali, che culmineranno poi a Firenze il 25 novembre con l'assemblea regionale sul trasporto pubblico locale, che vedrà la partecipazione di istituzioni, comitati dei pendolari, associazioni dei consumatori e sindacati dei ferrovieri, un'occasione per fare il punto con gli addetti ai lavori sullo stato degli investimenti nel trasporto ferroviario pendolare in Toscana, con l'obiettivo di portare le richieste dei cittadini pendolari e la questione della mobilità al centro del dibattito politico.
La mobilitazione nazionale a sostegno dei pendolari in Toscana si avvierà domani con il presidio dei volontari dell'associazione e degli altri soggetti coinvolti presso le stazioni della Firenze-Viareggio. I Circoli di Legambiente Prato, Pistoia, Capannori e Piana Lucchese e Versilia, insieme ai comitati dei pendolari, faranno volantinaggio nelle rispettive stazioni e chiederanno agli utenti dei treni di sottoscrivere la "petizione toscana per il potenziamento del trasporto pubblico locale e dei servizi su rotaia", lanciando la richiesta, rivolta alle istituzioni competenti, di rafforzare il servizio sulla linea Firenze-Prato-Pistoia-Lucca -Viareggio, per cui, come sanno tutti i viaggiatori che subiscono regolari ritardi, è urgente il raddoppio del binario.
E' imminente, e accolto positivamente dall'associazione, la firma tra Governo, Regione e Ferrovie per il raddoppio della tratta Pistoia-Montecatini e la soppressione di alcuni passaggi a livello tra Montecatini e Lucca.
Tuttavia la misura per gli ambientalisti non è sufficiente, perchè si vorrebbe che il potenziamento interessasse anche le tratte Montecatini - Lucca e Lucca - Viareggio. Tanto più che una soluzione di questo tipo potrebbe togliere dalle strade migliaia di pendolari che potrebbero lasciare a casa l'auto e scongiurare le ipotesi di terza corsia autostradale tra Firenze e Lucca.
"Si dedichino più fondi ai treni e meno all'autotrasporto - dichiara Legambiente - e si aiutino così l'ambiente, le famiglie, i lavoratori ed il congestionamento del traffico.
Meno inquinamento e spese inferiori in carburanti per dare respiro alle famiglie anche dal punto di vista economico. Se le risorse economiche sono limitate tra nuove autostrade e treni veloci per tutti si deve scegliere la seconda opzione".
E' una concentrazione di risorse, quella che propone Legambiente: se si stanziano risorse per raddoppiare la linea, è poco utile che si assicuri solo una parte della tratta: i treni provenienti dalle stazioni di Lucca e Viareggio saranno comunque sottoposti a rallentamenti, come testimoniano adesso i viaggiatori della tratta Pistoia-Firenze, che, pur disponendo del doppio binario, subiscono i ritardi accumulatisi sulla tratta precedente a binario unico.
"Si investa tutto sul raddoppio dell'intera tratta tra Firenze e Viareggio - continua l'associazione - e si lasci perdere la ricerca e lo stanziamento di fondi per la terza corsia: chissà che un giorno, a lavori ultimati, il treno diventi il mezzo preferito per attraversare la Toscana centrale, non solo per studenti e pendolari, ma anche per i vacanzieri diretti al mare".