Firenze ricorda i cento anni de “La Voce”, la rivista fondata da Giuseppe Prezzolini, che, agli inizi del secolo scorso, con la sua apertura europea e la varietà dei temi dibattuti nelle sue pagine, contribuì in maniera determinante al rinnovamento della cultura italiana. Il primo numero del periodico vide la luce il 20 dicembre del 1908 proprio nella casa di Prezzolini in via Della Robbia, a Firenze, dove per otto anni fu ospitata la redazione del giornale.
A un secolo di distanza la rivista viene considerata il primo e più importante fenomeno di ‘modernità’ culturale dell’Italia unita, grazie anche al coinvolgimento di intellettuali che portarono avanti il loro impegno su due fronti: quello della cultura, per un profondo rinnovamento sia del letterato che della sua produzione artistica, e quello di una nuova realtà politico-sociale.
Prezzolini e, con lui, letterati e pensatori come Croce, Cecchi, Amendola, Salvemini, Soffici ed altri, animarono, proprio dalle colonne de La voce, un vivace dibattito culturale.
Per ricordare Prezzolini e la sua storica rivista si terrà il 5 e 6 dicembre – nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi – un convegno internazionale di studi promosso dalla Provincia di Firenze, dal Gabinetto Vieusseux e dall’Università di Perugia. I lavori saranno introdotti dal Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Eugenio Giani, e dal Presidente del Gabinetto Vieusseux, Enzo Cheli.
Il convegno, che sarà aperto dall’intervento del Senatore Umberto Carpi, a lungo docente di Letteratura all'Università di Pisa, vedrà il contributo di numerosi studiosi della letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento. Interverranno, tra gli altri, Franco Contorbia (Università di Genova) che parlerà della rivista fiorentina nel panorama giornalistico italiano di inizio secolo; Isabella Nardi (Università di Perugia) che interverrà sull’ “Illusione Tripolina” e Riccardo Faucci (Università di Pisa) che parlerà dei rapporti tra “La Voce” e gli economisti.
Previsto anche una relazione del politologo Angelo D’Orsi, dell’Università di Torino.
I lavori saranno coordinati da Gloria Manghetti, direttrice del Gabinetto Vieusseux, Franco Contorbia e Sandro Gentili, componenti del comitato scientifico. Nell’ambito delle iniziative promosse per ricordare “La Voce”, verrà affissa una lapide sulla casa, in via Della Robbia 50, che ospitò la storica redazione.