L'assessorato alla cultura e la casa editrice Vallecchi hanno organizzato due importanti appuntamenti per festeggiare il centenario della nascita della rivista "Leonardo". Il 10 e 11 gennaio nel salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, si svolgerà il Convegno "Leonardo cent'anni dopo: 1903-2003", dedicato al centesimo anniversario della pubblicazione del primo numero della rivista "Leonardo" diretta da Papini e Prezzolini. Dall'8 gennaio e fino al 15 febbraio, nello spazio espositivo BZF-Vallecchi, in via Panicale, 61/r sarà allestita la mostra "Leonardo 1903: la nascita della modernità" una serie di letture di testi tratti dalla rivista e da altre fonti coeve, con gli attori Ilaria Occhini e Franco Graziosi.
In seguito sarà anche presentata la ristampa anastatica della rivista "Leonardo" edita da Vallecchi con i colori e nei tre diversi formati originali. "Leonardo è una rivista storica ed abbiamo voluto prendere spunto proprio dalla rivista per fare una riflessione di vasta portata su Firenze ed il Novecento - ha spiegato l'assessore alla cultura Simone Siliani -. All'epoca Firenze era un grande laboratorio di idee che si sono poi propagate nel mondo. Leonardo era edito da Vallecchi che nel secolo scorso ha rappresentato una grande tradizione per Firenze.
Verificheremo cosa Firenze ha significato in quel periodo". Infatti, se c'è un evento al quale si può far simbolicamente risalire la nascita del Novecento artistico letterario ed estetico filosofico in Italia, è proprio la pubblicazione della rivista "Leonardo", con la sua capacità di intuire i temi cruciali del futuro dibattito culturale e di fonderli in un unico crogiolo che condizionerà fortemente i successivi sviluppi della cultura italiana: dal superuomo di Nietzsche all'intuizionismo di Bergson, dal misticismo di Meister Eckhart alla semiotica di Peirce, al pragmatismo di James, al sogno di Freud, tutta la cultura di punta del Novecento europeo (con una consapevolezza che è dato ritrovare in pochissime altre esperienze coeve in Europa) è concentrata allo stato di nucleo incandescente in questa rivista dalla quale prenderanno poi le mosse le altre grandi riviste della stagione d'oro del Novecento fiorentino come La Voce e Lacerba.
"Leonardo ha una straordinaria modernità - ha commentato Umberto Croppi della casa editrice Vallecchi -; la maggior parte dei temi trattati dalla rivista è ancora all'ordine del giorno del dibattito estetico letterario e filosofico. È anche importante ribadire il legame profondo tra la città e la cultura di punta del secolo da poco trascorso. È una circostanza fortunata che nel tentativo di rilanciare la casa editrice ci ritroviamo con questi due importanti eventi". Se Firenze è stata una sorgente e una fucina di alcuni momenti decisivi della cultura e dell'arte novecentesca, riflettere su questo significa riappropriarsi di una parte decisiva della sua identità culturale, facendone anche una vocazione per il futuro.
Al convegno parteciperà un folto gruppo di studiosi di diverse discipline: Storici e letterati, come Giorgio Luti, Mario Richter, Enrico Ghidetti, Maria Carla Papini, Francois Livi, Mario Isnenghi, storici dell'arte come Luigi Cavallo, Dario Durbè, Elena Pontiggia, Pia Vivarelli, filosofi come Paolo Rossi, Michele Ranchetti, Federico Vercellone, Giacomo Marramao, Giangiorgio Pasqualotto, Mario Quaranta, Maurizio Torrini. Il Convegno è stato organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell'Università di Firenze e con la Casa editrice Vallecchi.