Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze: a ottobre 2009 alla Stazione Leopolda

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 novembre 2008 14:23
Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze: a ottobre 2009 alla Stazione Leopolda

Nell’ottobre del prossimo anno si aprirà al pubblico, negli spazi della Stazione Leopolda, la prima edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze. L’evento è stato presentato il 27 novembre 2008 a Palazzo Medici nel corso di una conferenza stampa.
Il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze si svolgerà nel capoluogo toscano dal 29 al 31 ottobre 2009 e si propone di dare all’intero universo dei beni culturali italiani un palcoscenico importante dove unire e far dialogare le eccellenze del mercato in più settori: dalla conservazione al restauro e alla valorizzazione, dalla produzione di materiali alla loro distribuzione, dalle attrezzature agli accessori, dai progetti locali ai grandi progetti di valorizzazione culturale e ambientale, fino all'arte e all’artigianato per il restauro.

Non sarà una semplice esposizione di prodotti per il restauro, ma una vera e propria “settimana culturale” in cui le associazioni e gli enti culturali fiorentini e toscani organizzeranno eventi, convegni, esposizioni, visite guidate, aperture speciali di siti e monumenti. Pertanto, mentre l’esposizione delle aziende sarà concentrata per tre giorni alla Stazione Leopolda con buona parte dei convegni di natura tecnologica, gli altri eventi culturali saranno invece diffusi in tutta la città per un’intera settimana.

Con il Salone del restauro, Firenze vuole consolidare la sua immagine di paladina della conservazione del patrimonio mondiale, offrendo una kermesse culturale di grande intensità. Il Salone di Firenze avrà le prime due edizioni nel 2009 e nel 2010, per poi assumere cadenza biennale a partire dal 2012. Fondamentale il ruolo svolto dalla Segreteria Organizzativa del Salone, composta da un organico giovane di imprinting internazionale proveniente dal settore della organizzazione e della comunicazione degli eventi culturali.
“Da parte nostra – ha affermato il Presidente del Salone, Franco Sottani – il Salone muove dalla consapevolezza che il riconoscimento di Firenze quale “Capitale del Restauro” (così in più di una occasione si è appellata la città negli anni seguenti l’alluvione del 1966) faccia riferimento a un primato effettivo, che tuttavia deve essere difeso e riaffermato attraverso atti concreti e precisi”.
Firenze, da sempre consacrata Capitale della Cultura e Città dell’Arte e del Restauro, è sede della maggiore percentuale di enti, ditte, case editrici, scuole e restauratori in Italia e nel mondo.

La città attende questo evento da tempo e si merita un proprio Salone Internazionale con il supporto di tutta la Toscana. La partecipazione delle maggiori istituzioni politiche e culturali della città è un ottimo viatico per la riuscita del Salone a tutti i livelli. Il Salone vuole essere infatti un’occasione per riconfermare che ciò che a Firenze è sperimentato e attuato in termini di metodi e materiali per la conservazione e il restauro abbia comunque una sua prima vetrina proprio nella città che, tra l’altro, ospita non solo il ben noto Opificio delle Pietre Dure, ma anche alcune tra le maggiori istituzioni private dedicate alla formazione dei restauratori.

Guardando ai trascorsi storici di Firenze, il Salone ha infatti l’obiettivo di diventare un punto di riferimento in Italia e nel mondo, chiamando a partecipare, anche attraverso l’organizzazione di convegni e giornate di studio, personalità dalle varie parti del globo. “Il Salone ha ottenuto i più prestigiosi Patrocini e attivato accordi di collaborazione con Soprintendenze, Fondazioni e Aziende di rilievo nazionale e internazionale – ha affermato Elena Amodei, della Direzione della Segreteria Organizzativa del Salone – che avranno soprattutto il merito di portare alla realizzazione di eventi in Fiera altamente rilevanti dal punto di vista sia culturale che della ricerca scientifica e dello sviluppo delle tecnologie innovative del settore”.

Hanno già manifestato il loro interesse, aderendo con proprie manifestazioni, numerosi enti dal Mediterraneo e da altri Paesi: dall’Armenia all’Australia e al Brasile, dalla Cina alla Croazia, dalla Germania al Messico e alla Polonia, dalla Siria, alla Spagna, agli Stati Uniti, e tanti altri ancora. La presenza degli studiosi di queste nazioni contribuirà al dibattito e al confronto su conservazione, ricerca e innovazioni tecnologiche.
“Pensiamo a un Salone dove sia lasciato il debito spazio ai temi della formazione – ha concluso il Presidente Sottani – e dove i temi dell’arte e dell’artigianato possano essere espressi in termini di ‘humus vitale’ per la permanenza di quelle capacità tecniche che sono pur sempre alla base dell’intervento di restauro, e che a lungo sono state riconosciute presenti al massimo grado nei nostri più qualificati operatori”.
Nel corso della mattinata nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici si è svolta la Tavola Rotonda dal titolo “Dove va il restauro? Informazione ed educazione per la tutela del patrimonio”, promossa dal Salone dell’Arte e del Restauro con la partecipazione della Provincia di Firenze e della Camera di Commercio.

L’incontro, introdotto dal Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, è stata un’occasione per verificare l’effettiva condivisione degli obiettivi e dei contenuti del progetto e per divulgare il tema della salvaguardia del patrimonio culturale mondiale.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza