La Regione Toscana, in collaborazione con Teatro Popolare d’Arte, presenta lunedì 24 novembre 2008, alle ore 10.00, A scene Chiuse, esperienze del teatro in carcere. L’incontro nazionale verrà ospitato nel Saloncino del Teatro della Pergola di Firenze. Interverranno alcuni tra i maggiori esponenti delle realtà di teatro in carcere a livello nazionale. Progetto promosso dalla Regione Toscana. Organizzazione a cura della compagnia del Teatro Popolare d’Arte di Bucine.
Quando il palcoscenico sta dietro le sbarre.
Un confronto nazionale sulle esperienze di teatro in carcere. Lo organizza a Firenze la Regione Toscana, lunedì 24 novembre nel Saloncino del Teatro della Pergola. “A scene chiuse?” - questo il titolo della giornata– sarà aperto alle ore 10, da Paolo Cocchi, Onofrio Cutaia, Maria Pia Giuffrida e Siro Ferrone, rispettivamente Assessore Regionale alla Cultura, Direttore Generale ETI, Provveditore toscano dell'Amministrazione Penitenziaria, Docente in discipline dello spettacolo all'Università di Firenze.
L'appuntamento si colloca alla vigilia del decimo anniversario della nascita, in Toscana, di una specifica “rete” fra le attività di spettacolo all'interno degli istituti penitenziari: dalle 7 realtà coinvolte nel 1999, inizio del progetto, con il tempo la “rete” si è allargata fino a comprenderne oggi, 15. Vengono realizzati laboratori musicali, di scrittura e di scenografia: per tutte valgano le esperienze pilota di Antonio Punzo a Volterra e di Gianfranco Pedullà ad Arezzo che hanno raggiunto negli anni una rilevanza anche a livello internazionale.
“Un vero e proprio ponte comunicativo – sottolinea Paolo Cocchi – tra culture e comunità diverse, tra liberi e non liberi, un importante spazio di comunicazione fra carcere e città”. L’obbiettivo dell’incontro di lunedì 24 novembre, sarà quello di capire se esiste la possibilità, e quali possono essere le metodologie, per mettere a confronto le diversificate esperienze nazionali, ipotizzare relazioni e scambi partendo dai risultati, sociali ed artistici, raggiunti. Il programma della giornata prevede, inoltre, la presentazione della mostra fotografica “A scene chiuse”, un in cui si cerca di spiegare, attraverso l’espressività delle immagini, il rapporto tra teatro e carcere nel mondo; la presentazione del volume, curato da Andrea Mancini, “Il segno inspiegabile.
Il teatro segreto di Maurizio Buscarino”, raccolta di immagini dedicate all'esperienza del teatro in carcere, nonchè approfondimenti tematici. Nel pomeriggio si continua con una tavola rotonda, un momento di confronto fra le esperienze di Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia.