E’ apuana la super-centralina che permette di rilevare e detassare il carburante consumato da pale meccaniche, gru, escavatori e muletti, ed in generale, da tutti i mezzi di movimento “tipici” di cave e bacini estrattivi ma anche di porti e aziende. Uno strumento rivoluzionario – sono 3 le aziende italiane che producono questo particolare e singolare apparecchio di misurazione delle accise – l’unico ad avere ottenuto il placet della Direzione Generale della Agenzia delle Dogane che lo riconosce in tutte le dogane italiane; uno strumento sofisticatissimo, che sta velocemente conquistando il mercato nazionale (già oltre 300 gli strumenti venduti) e che sta rilevando una vera e propria manna dal cielo per le imprese che possono arrivare a detassare dalle accise anche fino all’80% del carburante industriale (la stima è tra il 42% e il 80%) utilizzato dai mezzi per tutte le attività di spostamento, sollevamento e caricamento di pesi e materiali.
A progettare e a mettere appunto questo innovativo, preciso e “singolare” strumento di misurazione taglia-costi è la Wi.Way, la giovane azienda tecnologica a metà tra Massa (la sede operativa) e Carrara (la sede legale) associata ai giovani imprenditori di Cna, che ha lanciato, nel 2007, il rivoluzionario “wi-carb”.
Già utilizzato per “detassare” i mega carrelli del porto di Gioia Tauro e tutti i muletti del Porto di Carrara, il wi-carb è stato notato anche da alcuni bacini estrattivi di Carrara e Roma che hanno mandato in pensione l’obsoleto e poco preciso “contatore ad ore”. “Il sistema – spiega Luca Nicolini, progettista assieme a Andrea Podestà e Claudio Magni del Wi-Carb – permette la rilevazione della quantità di carburante utilizzato per la produzione di forza motrice sviluppata da un mezzo durante le operazioni di movimentazione di materiali.
Questo apparecchio, applicata al gruppo motore e al gruppo di sollevamento, permette di calcolare e rilevare i dati relativi al consumo di carburante solo nel periodo in cui il carico o la merce è presente nella macchina operatrice”. I conti, importanti per le aziende, sono presto fatti, e tornano: “Un litro di gasolio industriale costa approssimativamente intorno ad un 1 euro. Il Wi-Carb permette di recuperare fino a 0,423 centesimi a litro – spiega ancora Nicolini – l’esempio di Gioia Tauro è emblematico.
Ogni anno spendono per i 120 mezzi che hanno in dotazione oltre 13 di milioni di euro di carburante industriale. Con il nostro strumento di misurazione sono riusciti, fin dai primi mesi, a defiscalizzare, oltre 1 milione di euro. Un costo recuperato che possono reinvestire per rinfrescare il parco mezzi o per altre forme di investimento”. Due i modelli “fabbricati”: uno più economico (circa 2,5 mila euro) e uno più sofisticato e completo che si aggira intorno ai 5 mila euro. “Al momento nel mercato – sottolinea Nicolini – siamo in una posizione di vantaggio rispetto agli altri produttori, sia per quanto riguarda la tecnologia utilizzata e per le certificazioni ottenute.
E i risultati –le vendite lo confermano - stanno arrivando: “Al momento per questo prodotto - conclude il progettista – c’è una richiesta crescente. Il mercato è destinato ad allargarsi perché una volta dismessi i vecchi mezzi, e quindi anche il metodo del contatore ad ore, le aziende saranno obbligate ad utilizzare misuratori dotati di sensori che registrano tutti i parametri di funzionamento del mezzo su una memoria non volatile integrata. Il Wi-Carb è conforme per rispondere alla legge che disciplina la detassazione delle accise”.
Ma la Wi.Way è anche l’esempio, l’ennesimo delle potenzialità di una Provincia in forte crisi ma che comprende, al suo interno, piccole realtà artigianali e imprenditoriali, capaci di intraprendere strade nuove e di ritagliarsi una fetta importante del mercato. “Nella nostra provincia – ci tiene a rimarcare la vitalità imprenditoriale il Direttore Provinciale di Cna, Paolo Ciotti - c’è un humus di aziende giovani con grandi prospettive e molto fertili che stanno con lavoro e sacrificio ritagliandosi nicchie di mercato importanti.
La soluzione proposta dalla Azienda Wi.Way è una proposta concreta, anche se parziale ed isolata, alla crisi diffusa, che dimostra ulteriormente la capacità di innovare e penetrare nuovi mercati . Malgrado tutto ho fiducia per il futuro dell’imprenditoria locale perché se questi sono i giovani imprenditori, seppur nell’indifferenza rivolta alle piccole imprese, anche per questa provincia può esserci un domani”.