Firenze, 30 ottobre 2008 - E' durata circa mezz'ora l'occupazione della stazione di Campo di Marte a Firenze da parte di circa 200 giovani, studenti, universitari e delle scuole superiori ma anche esponenti di centri sociali. Sono 4 mila secondo gli organizzatori, mille per le forze dell'ordine. ''La mobilitazione va avanti''. Lo assicurano gli studenti fiorentini che questa mattina sono scesi in piazza San Marco. I Verdi di Firenze e della Toscana hanno partecipato oggi alla manifestazione di studenti, genitori, insegnanti partita da Piazza San Marco.
Erano presenti tra gli altri il Portavoce Regionale Mauro Romanelli, il Consigliere Provinciale Luca Ragazzo, i Portavoce Tommaso Grassi e Duccio Braccaloni, il Consigliere Alessandro Margaglio, responsabile regionale per la scuola del sole che ride. “Nonostante la pioggia e benché la maggioranza delle persone fosse a Roma, il corteo di stamani è stato colorato, pacifico e partecipato …. – dichiarano gli esponenti Verdi presenti alla manifestazione – l’ennesimo successo di una stagione politica da un lato terribile, per gli attacchi che il Governo sta portando a Scuola e Università, giustizia, accordi internazionali sul clima, ma anche gonfia di speranza, per le tante persone, in particolare ragazze e ragazzi, che si stanno impegnando, non per perdere tempo, non per divertirsi, ma per difendere il diritto ad un futuro, per se stessi, e per il Paese tutto”
A riguardo il sen.
Achille Totaro (AN/PDL) ha dichiarato: "E' una vergogna. L'occupazione dei binari ha creato non solo disagio al traffico ferroviario, ma anche a tutti coloro che per lavoro o per necessità si trovavano a viaggiare in treno. Questi soggetti sono stati individuati? Si conoscono i nomi? Sono stati denunciati all' autorità giudiziaria? Ho presentato un' interrogazione al Ministro degli Interni per sapere se ciò è avvenuto oppure no, come del resto accadde per alcuni tifosi che in passato fecero un gesto analogo."
Manifestazioni in tutta Italia.
Oggi lo sciopero generale dopo l'approvazione definitiva del decreto. A Roma ''un milione'' in piazza del Popolo. Presente anche Veltroni: ''Il governo ascolti''. Al corteo i 'santini' con il volto del ministro ribattezzata 'beata ignoranza'. I sindacati toscani della scuola avevano annunciato che in 15.000 sarebbero arrivati a Roma per la giornata di mobilitazione in difesa della scuola pubblica contro i decreti Gelmini e Brunetta, avevano sbagliato a Roma sono arrivati in 25.000 con 236 pulman, un treno da Pisa, in auto autorganizzate e pieno carico, sui treni normali con posti prenotati da tempo.
Lavoratori della suola, dell'università e della ricerca, giovani studenti, madri e padri che ben volentieri hanno accompagnato i figli minorenni le cui prenotazioni non venivano accettare. I pulman dei Toscani sono cnfluiti all'Anagnina, non arriveranno mai a Piazza del Popolo, e nei parcheggi è in corso un'altra manifestazione. Coloro che sono arrivati a Termni si sono divisi fra il corteo principale e un secondo corteo lungo via Nazionale resosi necessario perché il primo non poteva contenere tutti i partecipanti.
“La mobilitazione di oggi a Roma è l’ennesima dimostrazione di quanto il mondo della scuola non accetti il decreto Gelmini, che porta avanti tagli indiscriminati senza avere una vera idea di riforma del sistema scolastico. L’approvazione definitiva di ieri è stato un altro schiaffo alla scuola italiana e alla mobilitazione di studenti, docenti e genitori che hanno dimostrato di far parte di un movimento maturo che tiene all’istruzione e alla sua qualità, cose che Berlusconi e Tremonti intendono soprattutto tagliare”.
Così Diego Ciulli (Pd), consigliere regionale, che oggi ha partecipato alla manifestazione nazionale di Roma ha commentato la mobilitazione e l’approvazione del decreto Gelmini sulla scuola. “La protesta non si ferma certo qui – conclude Ciulli – deve assolutamente continuare. Invito gli studenti ad intensificarla in modo da bloccare i regolamenti attuativi e costringere il Governo a tornare indietro sui tagli in occasione della prossima Finanziaria. Credo sia giusta, inoltre, la scelta di promuovere una raccolta di firme per indire un referendum sul decreto Gelmini”.
«Poco significativo lo sciopero di oggi, che ha visto nelle piazze solo la dimostrazione di quanta disinformazione e di quanto poco reale interesse ci sia nei confronti della scuola» dichiara il consigliere comunale di FI-PdL Jacopo Bianchi a margine dello sciopero generale, che si è tenuto oggi, indetto dalle sigle sindacali.
Alla manifestazione del 25 ottobre a Roma hanno partecipato molti empolesi, più di duecento.
«Ognuno di quei democratici aveva motivazioni forti per essere in piazza- spiega Brenda Barnini, segretario Pd Empoli- ma indubbiamente ciò che sta succedendo nelle scuole di tutta Italia era al centro dei pensieri e del cuore dei manifestanti oltre che nelle parole di Veltroni.Tutto ciò che spontaneamente ragazzi, insegnanti e genitori stanno facendo anche nella nostra città, è il segno positivo di una protesta che nasce dalla forte preoccupazione per il futuro della scuola e quindi di tutti noi, che senza una formazione di qualità e accessibile per ciascuno non possiamo immaginare un futuro migliore.
Per questo il Pd non mancherà di partecipare e dare il proprio sostegno a tutte le forme civili di manifestazione che ci sono state e ci saranno, anche attraverso la presenza dei suoi rappresentanti istituzionali che politici, senza per questo tentare di snaturare l'autonomia del movimento che trova in questa sua radice spontanea la forza più grande e di sincera ispirazione democratica».
Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha chiesto un Consiglio provinciale “aperto” per affrontare le problematiche della scuola di primo e di secondo grado sul territorio.
Il Consiglio, al quale sono stati invitati i Sindaci dei Comuni della Provincia, si terrà martedì 4 novembre dalle ore 10.00.
Le pesanti ripercussioni sull'assetto della scuola elementare provocate dall'approvazione del decreto Gelmini n°137, le difficili condizioni della ricerca e dell'Università aggravate dalla legge 133, gli ulteriori tagli e modifiche alle scuole di ogni ordine e grado previsti dal piano programmatico presentato ai sindacati, saranno l'argomento dell'incontro organizzato dal Partito Democratico di Fucecchio lunedì 3 Novembre alle ore 17,30 presso la Fondazione I CARE, sede del Pd, via I°Settembre n.
43. Sarà presente l'onorevole Rosa De Pasquale, parlamentare del Pd e componente della Commissione istruzione della Camera dei Deputati. Sono invitati a partecipare insegnanti, studenti, genitori e tutti i cittadini che vogliono approfondire l'argomento.