Il servizio sanitario regionale estende la vaccinazione gratuita delle adolescenti contro il papilloma virus. A partire dal primo gennaio 2009 il programma di vaccinazione varrà allargato dalle dodicenni alle classi di età di 13, 14, 15 e 16 anni. La delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell'assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi prevede un primo finanziamento di circa 2 milioni di euro. “E' uno sforzo economico notevole ma che vale compiere per proteggere le giovanissime da un rischio rilevante – spiega l'assessore Enrico Rossi – Come Regioni abbiamo lottato per garantire questa copertura e perché questa prestazione gratuita fosse mantenuta nei Livelli essenziali di assistenza che il governo voleva tagliare.
Proprio grazie a questo impegno possiamo dare il via in Toscana, tra i primi in Italia, a questa importante iniziativa per la salute delle donne”. Nel corso di quest'anno la campagna, con chiamata attiva o su richiesta dei genitori, ha interessato le giovani nate nel 1997 e le ragazze nate nel 1996. Nel 2009 verranno invitate attivamente alla vaccinazione le ragazze nate nel 1998 e nel 1994. Verrà effettuato inoltre il recupero delle nate nel 1993. La vaccinazione sarà effettuata gratuitamente su richiesta dei genitori anche alle giovani nate nel 1996 e nel 1995.
Nel 2010 verranno chiamate attivamente alla vaccinazione le ragazze nate nel 1999 e nel 1995, mentre la vaccinazione verrà assicurata gratuitamente su richiesta dei genitori anche alle giovani nate nel 1996. Nel 2011 verranno chiamate attivamente alla vaccinazione le giovani nate nel 2000 e nel 1996. In caso di adesione ritardata il diritto alla gratuità della vaccinazione rimane valido fino al limite dei 16 anni compiuti per l'inizio del ciclo vaccinale. Con il 2011 si conclude il programma di recupero delle classi di età.
Da quell'anno in poi si prosegue a regime con la vaccinazione a chiamata attiva delle dodicenni. La scelta di iniziare con le dodicenni è stata dettata, a livello nazionale e regionale, da una serie di indicazioni cliniche. In particolare questa fascia di età (precedente all'attività sessuale) risulta la più idonea alla vaccinazione universale per introdurre la migliore risposta immunitaria. Le giovani frequentano ancora la scuola dell'obbligo e quindi l'offerta attiva raggiunge con equità anche i soggetti che per disagio sociale o culturale hanno minori possibilità di accesso alle prestazioni.
Le loro famiglie, inoltre, possono essere più facilmente contattate e sensibilizzate. L'Intesa raggiunta nel dicembre del 2007 tra il governo e le Regioni prevedeva comunque la possibilità di una estensione, opportunità che la Regione Toscana è tra le prime a cogliere.
La vaccinazione viene effettuata presso tutti i centri vaccinali dell’Azienda USL di appartenenza e consiste nell’esecuzione di tre iniezioni intramuscolari eseguite nell’arco di 6 mesi. È sicuramente importante parlare con il proprio medico o pediatra di famiglia e contattare il personale operante presso i centri vaccinali, consultori e centri socio-sanitari della Azienda USL di residenza.
Il programma di vaccinazione non sostituisce ma affianca il programma di screening mediante pap test che in Toscana viene offerto da molto tempo alle donne, e che rimane lo strumento fondamentale per prevenire l'insorgenza del tumore al collo dell'utero in tutta la popolazione femminile.
Che cosa è il Papilloma virus (HPV) e come si combatte
Ogni anno vengono diagnosticati in Toscana circa 215 casi di carcinoma della cervice uterina, 3500 nuovi casi circa in Italia. Il tumore al collo dell'utero è il primo tumore riconosciuto dall'OMS come totalmente riconducibile ad una infezione virale, causata dal virus del papilloma umano (Hpv) e nel 70% dei casi da due tipi ad alto rischio, Hpv 16 e Hpv 18.
Il virus Hpv è responsabile di infezioni umane a trasmissione sessuale: circa il 75% delle persone entra in contatto con il virus almeno una volta nella vita. La presenza di portatori sani è molto frequente. Non ci sono ancora farmaci che possano curare l’infezione da HPV: è quindi importante identificare precocemente le lesioni provocate dal virus tramite l’esecuzione del Pap-test, che viene proposto gratuitamente a tutte le donne di età compresa tra 25 e 64 anni.