"La Torre della Zecca in piazza Piave aprirà al pubblico e sarà il futuro museo del Fiorino e della Moneta". Lo ha annunciato stamani l'assessore alla cultura Eugenio Giani durante il sopralluogo con la stampa all'antica Torre alta 25 metri e nei sotterranei che giungono fino all'Arno. "E' questo il luogo giusto - ha continuato l'assessore Giani- dove creare un prestigioso nuovo museo per la città. Fu in questi sotterranei infatti che fra il cinquecento e il settecento veniva coniato il Fiorino.
E quale spazio potrebbe essere più adatto per un museo del genere?". Era infatti negli edifici e nei sotterranei vicino alla torre che si trovavano i locali dell'Officina della Zecca, dove venivano coniati i fiorini della Repubblica fiorentina, grazie a magli azionati dalla forza motrice dell'acqua dell'Arno. "Sarebbe bello - ha proseguito Giani- poter rendere di nuovo agibile questo percorso, impermeabilizzarlo ricostruendo l'antico passaggio sotterraneo che collegava la Torre della Zecca a quella di San Niccolò.
Sarebbe un nuovo percorso turistico, quello della Firenze sotterranea. Un alternativa suggestiva e affascinante al classico percorso. Ma per realizzare un progetto così complesso occorre una legislatura intera". Quello che invece è attualmente possibile e c'è già la stima del costo (circa 1milione di euro) è l'allestimento di un Museo della Moneta che si snodi sui tre ambiente uno sull'altro della Torre lungo l'altezza della Torre dalla quale si gode un panorama bellissimo sulla città. Tre piani di monete e di storia della città.
"L'idea è quella di installare un ascensore esterno trasparente per portare i visitatori. E per quanto riguarda il milione di euro l'assessore Giani conta sulle sponsorizzazioni ma anche sulle risorse comunale: "Farò inserire questi soldi nel prossimo piano triennale degli investimenti in modo da poter realizzare il progetto entro il 2010-2011". La Torre fu costruita fra il 1320 e il 1324. Anticamente nella vicinanze si trovava l'apertura vera e propria delle mura, la secondaria Porta della Giustizia, così chiamata perché vi passavano i destinati alla condanna a morte, verso il luogo dei patiboli, situato fuori dalle mura vicino alla Torre della Zecca.(mr)