Firenze– In troppi ne parlano, attribuendogli contenuti diversi e perfino contraddittori, e quindi è necessario capire e farsi un’opinione. Quale il significato della globalizzazione? A questa domanda, senza aver la pretesa di essere esaustivo, intende rispondere il libro di Andrea Giuntini, Piero Meucci e Debora Spini, “Parole del mondo globale” (Edizioni ETS), che verrà presentato giovedì 30 ottobre alle 17, in sala Affreschi di palazzo Panciatichi. Gli autori, partendo da parole chiave che esprimono i diversi aspetti della globalizzazione – accanto a riflessioni di economisti, filosofi e scienziati della politica e della comunicazione - prospettano percorsi altrettanto differenti per affrontare la complessità del fenomeno e per orientarsi tra i tanti contributi che la pubblicistica continua a produrre.
Diviso in due sezioni, l’economica e la politico-sociale, il lavoro è corredato da un utile glossario, che aiuta ad orientarsi nella geografia delle sigle della globalizzazione e che vuole - sottolineano gli autori – “precisare e aggiornare le declinazioni” della globalizzazione, “soprattutto quelle utilizzate dai fronti radicali 'global' e 'no global', così cariche di emozioni e pregiudizi, ma anche di preoccupazioni fondate e legittime”. Il volume non presenta quindi una visione ideologica della globalizzazione, ma parte dalla constatazione che si tratta di un fenomeno “maggiorenne”, sul quale fare i primi bilanci.
Alla presentazione – dove interverranno i curatori e gli autori dei saggi – parteciperanno Daniela Belliti, consigliera regionale; Giovanni Andrea Cornia, direttore Irpet; Luca Paolazzi, direttore centro studi Confindustria; Alessandro Pizzorno, docente istituto universitario europeo.
I curatori del libro vengono da esperienze professionali diverse. Giuntini è docente di storia economica e di storia della globalizzazione; Meucci è giornalista; la Spini è una specialista di filosofia politica.
(ps)
