Firenze– Chiusura per emissioni di diossina oltre la soglia consentita nel luglio 2007, anomalie nel sistema di sicurezza interno in particolare nell’afflusso di carboni attivi, materiali impiegati per l'abbattimento delle diossine dagli scarichi gassosi e nuovo blocco appena qualche giorno fa.
Lo stop al termovalorizzatore di Montale (Pt), i protocolli di sicurezza, la mancata comunicazione ai cittadini e la verifica di un “problema classificabile tra quelli di manutenzione ordinaria” così come ha precisato il presidente del Cis Angelo Fazio, saranno al centro del sopralluogo della commissione speciale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani presieduta da Paolo Marcheschi (Fi-Pdl) in programma per domani, giovedì 16 ottobre alle ore 11.00.
Una visita richiesta anche dalla consigliera azzurra Anna Maria Celesti che parteciperà al sopralluogo e che all’indomani della chiusura del termovalorizzatore aveva presentato un’interrogazione urgente e contestualmente chiesto al presidente Marcheschi di “avviare le procedure per una visita istituzionale”.
“È un impianto – anticipa il presidente della commissione – che ha mostrato criticità evidenti e ripetute. Non entro nel merito della classificazione del problema, se sia da considerarsi di tipo ordinario o meno. Verificherò sul posto e darò informazioni a cittadini e comitati giustamente preoccupati”.
“Sul sistema di sicurezza interno – continua Marcheschi – chiederò nel dettaglio procedure attivate e standard generali di controllo. Sarà un’occasione anche per testare i nuovi protocolli di sicurezza di Arpat e verificare a che punto siamo con la costituzione di quella task force annunciata dall’assessore Bramerini a seguito del sopralluogo della commissione d’inchiesta all’impianto di Falascaia”.
(f.cio)