Firenze 3 ottobre 2008- Ancora un infortunio mortale sul lavoro in provincia di Firenze. Nella notte un operaio ha perso la vita e due suoi colleghi feriti perché travolti dallo stesso carrello a bordo del quale erano arrivati a Sesto Fiorentino i tre operai di Rfi coinvolti ieri in un altro incidente a Barberino di Mugello. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Una delegazione del Consiglio regionale, guidata dal presidente Riccardo Nencini, sarà questo pomeriggio alle 16 a Barberino del Mugello, sul cantiere della A1 dove è accaduto l’incidente sul lavoro che è costato la vita a tre operai.
Nencini sarà accompagnato da Vittorio Bugli, presidente della commissione Attività produttive; Fabio Roggiolani, presidente della commissione sanità; Eduardo Bruno, presidente della commissione speciale Lavoro.
I sindacati manifestano in via Cavour. Il presidente dell’assemblea legislativa Riccardo Nencini e una numerosa delegazione di consiglieri regionali sono scesi in via Cavour per ascoltare i lavoratori. I sindacati hanno poi incontrato il prefetto di Firenze Andrea De Martino e l’assessore alla Sanità Enrico Rossi.
Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei ed il Presidente della Commissione provinciale lavoro Andrea Calò proporranno di fermare il Consiglio provinciale. L’Assemblea di Palazzo Medici Riccardi sarà chiamata ad approvare un Ordine del giorno contro le stragi e gli omicidi bianchi e per far parlare le Organizzazioni Sindacali confederali che interverranno in apertura dell’assise di lunedì 6 ottobre alle ore 15.30. Seguirà un minuto di silenzio di commemorazione delle vittime delle stragi sul lavoro.
Dall’inizio dell’anno sono morti 139 operai di cui 47 nella nostra Regione. Solo conteggiando gli incidenti mortali nei cantieri: in Italia ogni 2 giorni si è verificato un incidente mortale.
L’Amministrazione comunale di Barberino di Mugello ha convocato per oggi alle ore 16.00 presso le salette comunali, Via della Repubblica 3, un incontro con sindacati, forze politiche e istituzionali dal tema: Morti sul lavoro: solidarietà e riflessione. L’incontro è aperto alla cittadinanza.
Per onorare le vittime del grave incidente sul lavoro l’Amministrazione comunale dichiarerà il lutto cittadino.
“Siamo di fronte ad un’ecatombe. Non si può continuare così, bisogna verificare se i provvedimenti già adottati siano veramente efficaci o predisporne dei nuovi ed urgenti per garantire il più possibile il primo dei diritti a chi lavora, la vita”. Alla notizia dell’ennesima vittima nei cantieri, questa volta della linea ferroviaria nei pressi di Sesto fiorentino, il Presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini chiede che venga accelerato l’iter per la proposta di legge che prevede l’istituzione del Fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime di incidenti mortali sul lavoro.
L’atto sarà al vaglio delle commissioni Attività Produttive e Sanità, nelle prossime settimane. “Non che l’erogazione di un contributo a titolo di assistenza sociale alle famiglie delle vittime possa restituire loro le vite perdute ma sarebbe comunque un piccolo passo avanti. Non basta – aggiunge Nencini. Bisogna chiudere i rubinetti dei finanziamenti a quelle aziende che non sono in regola con la sicurezza e potenziare i controlli per verificare il rispetto delle norme. E' inaccettabile che non si faccia tutto quanto è possibile per garantire la sicurezza a chi lavora”.
Cordoglio ai familiari delle vittime viene espresso da tutta l’assemblea regionale.
“Quello delle ultime ore rappresenta un vero e proprio “bollettino di guerra”: sei vittime nei cantieri in ventiquattro ore.” Con queste parole il Vice Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Angelo Pollina, commenta i recenti e drammatici fatti. “Quattro delle sei vittime lavoravano nella nostra Regione. Al di là della umana e sacrosanta solidarietà e le sentite condoglianze ai familiari, è necessario “un colpo di reni”.
Perché nonostante le leggi (sia a livello nazionale che a livello regionale, ultima, solo in ordine di tempo, quella in materia di appalti del 2007) si continua a morire di lavoro. I decessi di oggi portano a 44 le morti bianche in Toscana, lo stesso numero del consuntivo 2007. Purtroppo non esistono soluzioni facili. E le regole da sole sembrano non bastare. E allora deve essere la ragione, scossa anche dall’emozione suscitata da questi tragici avvenimenti, a guidare l’operato di tutti i legislatori nella pretesa del rispetto di tutte le misure di sicurezza e di prevenzione necessarie.
Tutti devono fare la propria parte, conclude Pollina: bisogna pretendere dalle imprese, dalle amministrazioni e dai lavoratori il rispetto delle norme; la cui violazione, una volta accertata, deve essere sanzionata con fermezza”.
Il gruppo Sinistra Democratica esprime il più profondo cordoglio alle famiglie per la scomparsa di tre operai, che stavano lavorando su alcuni piloni alti circa trenta metri in un cantiere autostradale a Barberino del Mugello. “Esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime dell’ennesima strage sul lavoro.
Si resta increduli di fronte a drammi ormai quotidiani e alla dinamica di questo ennesimo incidente. La sicurezza sul lavoro nei cantieri toscani e in particolare in quelli per le infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie e portuali deve essere la priorità di tutti”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, sugli incidenti che ieri hanno provocato le ennesime vittime sul lavoro. “Servono – conclude D’Angelis - severità, massima vigilanza, continue ispezioni e controlli e formazione dei lavoratori.
La Commissione Territorio e Ambiente si farà interprete di queste urgenza nei prossimi incontri con i vertici di Società Autostrade anche nel corso del sopralluogo alla frana di Giogoli, che fortunatamente non ha provocato vittime o feriti, che faremo il prossimo 9 ottobre”.