Circa 200 ricercatori provenienti dai 5 continenti si riuniranno dal 22 al 24 settembre a Villa La Pietra (Firenze) per il congresso “GeoMod2008”, terzo congresso internazionale di Modellizzazione dei Processi Geologici. La conferenza, promossa dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, riunirà i massimi esperti mondiali nell’analisi dei grandi processi geologici (quali ad esempio la formazione delle grandi catene montuose, la rottura dei continenti e la creazione di nuovi oceani, ecc.), che rappresentano fenomeni di grande rilevanza in quanto rappresentano l’espressione della tettonica delle placche e contribuiscono a modificare l’interno e la superficie della Terra, e quindi a trasformare il paesaggio che ci circonda.
Oltre all’importanza scientifica, la comprensione del sistema terra riveste allo stato attuale un ruolo fondamentale nella società in quanto ad esso sono associati molti dei grandi rischi geologici (rischio sismico, vulcanico, idrogeologico, ma anche modificazioni indotte dalle variazioni climatiche, ecc.) e molte delle risorse economiche (es. petrolio, gas, giacimenti di minerali, aree di interesse geotermico, ecc.). La conferenza GeoMod riveste quindi un ruolo di primaria importanza nell’ambito della comunità scientifica internazionale, in quanto la definizione di modelli che permettono di migliorare la comprensione dei sistemi geologici e di prevederne il comportamento è potenzialmente in grado di influenzare decisioni scientifiche, tecniche ed economiche mirate alla mitigazione dei grandi rischi naturali ed alla definizione delle strategie di sfruttamento economico delle georisorse. La conferenza fa parte degli eventi promossi nell’ambito dell’anno dedicato allo studio ed alla conoscenza del Pianeta Terra (International Year of Planet Earth) promosso dall’International Union of Geological Sciences e dall’UNESCO per il 2008 ed è sponsorizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste.