Firenze– Si riunirà domani 16 settembre a Roma la commissione fitofarmaci (costituita dai ministeri della Salute e dell’Ambiente) sul tema della moria delle api, che molto riguarda anche la Toscana, e che potrebbe aver provocato una minore produzione di miele. Il 2008 ha visto una contrazione del 50% del raccolto sul territorio nazionale. Sospendere in via cautelativa l'impiego di alcuni antiparassitari indicati come responsabili delle diffuse morie? Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia ha ipotizzato la sospensione dell' uso di fitofarmaci neonicotinoidi.
Una svolta decisiva per il mondo dell’apicoltura. Molti studi hanno mostrato una correlazione tra l’utilizzo di certi pesticidi a base di nicotina e la morìa delle api, ma non si può dire di più, almeno fino a quando non si avranno prove che non dipende da loro la moria di api.
“Apprendiamo che il ministro Zaia intende dar corso ad una moratoria, per almeno un anno, contro i prodotti neonicotinoidi che vengono usati nella concia delle sementi. Il fine è prevenire la moria delle api, che molto riguarda anche la Toscana, dal momento che le api, in cerca di polline, si posano sui fiori e questi possono esser nati anche da sementi conciate con tali prodotti.
Ebbene, visto che così stanno le cose, non possiamo far altro che evidenziare che quanto proposto dal ministro per l’Agricoltura altro non è quanto noi, come Regione Toscana, sia come Giunta che come commissione Agricoltura del Consiglio, stiamo indicando da tempo. Gli accordi presi fra Giunta, commissione e rappresentanti degli apicoltori, dunque, sono serviti quantomeno ad indicare la strada”. Ad affermarlo è il presidente della Seconda commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Aldo Manetti, nel commentare le notizie di stampa, uscite in questi giorni, secondo le quali il ministro per l’Agricoltura, Luca Zaia, vorrebbe imporre il “blocco prudenziale” ad alcuni insetticidi che “potrebbero essere la causa della moria delle api”.
La concia delle sementi con questi insetticidi è da qualche mese sotto accusa in tutta Europa e il problema della “strage delle api” riguarda ormai anche l’Italia e in particolare la Toscana, che è una delle massime produttrici di miele di qualità, anche se gli apicoltori avevano lanciato già l’allarme alcuni anni fa.