Fucecchio, 9 settembre 2008- L’assessore alla cultura di Fucecchio Riccardo Cardellicchio, tra i principali promotori dell’iniziativa, lo annuncia ufficialmenmte: “sabato prossimo inaugureremo l’opera di Marco Puccinelli dedicata a Enzo Biagi”. Sarà quindi scoperto il monumento in acciaio intitolato “La Pace in una penna”. E’ tutto pronto per la cerimonia: ci saranno le figlie di Biagi, l’assessore regionale alla cultura Paolo Cocchi, il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e i due sindaci, Claudio Toni e Osvaldo Ciaponi, a fare gli onori di casa.
L’appuntamento è per sabato 13 settembre alle ore 10,30 in Piazza Enzo Biagi, al confine tra i due comuni dove da alcuni mesi sorge la nuova piscina intercomunale.
Assessore, allora ci siamo. Dopo le polemiche l’inaugurazione.
Sì, ho letto. Qualcuno ci ha accusato di aver speso molto per un’opera che viene collocata in un altro comune. Che le devo dire: mi viene da ridere. La spesa, per un’opera di oltre 5 metri totalmente realizzata in acciaio, è ridicola. Anzi mi permetta di ringraziare Marco Puccinelli che ha fatto un grande gesto per il suo paese.
Come mi corre l’obbligo di ringraziare la “Cambiano” che, con il suo contributo, ha reso possibile la realizzazione dell’opera. Sulla collocazione poi cosa vuole che aggiunga. Saranno andati sul posto con una piantina per vedere il punto preciso del confine tra Fucecchio e Santa Croce. Evidentemente il fatto che sia due metri di qua o di là dal confine per questi signori deve essere fondamentale. Si parla di divisioni come se fossimo nel Medioevo. E poi cosa vorrebbero che due comuni confinanti si facessero la guerra sulla cultura?
Veniamo ai fatti.
L’idea di intitolare una piazza e poi di realizzare un monumento per Enzo Biagi come è nata?
Enzo Biagi ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Fucecchio nel 2002, anche per la sua grande amicizia con Indro Montanelli. Ci sentivamo in dovere di rendere omaggio ad un giornalista e uno scrittore come lui con un segno indelebile. Semmai uno slancio culturale importante va riconosciuto al Comune di Santa Croce sull’Arno che ha aderito all’iniziativa.
Soddisfatto dell’opera?
Si, è molto bella.
E poi ha un grande significato la scelta dell’acciaio. Eterno e inossidabile come vorremmo fosse il ricordo di Enzo Biagi. Inoltre richiama il concetto di libertà che per Biagi era imprescindibile come per il suo amico Indro Montanelli. La loro amicizia è stata la scintilla per tutte le iniziative: dalla cittadinanza onoraria, alla intitolazione della piazza e poi alla realizzazione dell’opera di Puccinelli. Conservo ancora un articolo pubblicato dalla Stampa di Torino nel marzo del 1972 nel quale Biagi parlava di Indro Montanelli e dei suoi genitori.
Un articolo, nella sua semplicità, commovente e poetico.
In chiusura torniamo alle polemiche. Cosa risponde a chi vi accusa di aver intitolato una piazza e aver dedicato un monumento a Biagi e di non aver fatto niente per Montanelli?
La risposta è semplice. A Indro Montanelli è stata intitolata la Biblioteca Comunale, atenendoci alla sua volontà: non voleva strade o piazze intitolate né monumenti, e così abbiamo fatto. Inoltre rendendo omaggio a Biagi implicitamente lo rendiamo anche a Montanelli che era un suo grande amico.
Se poi i monumenti a Montanelli devono essere come quello messo a Milano… via lasciamo perdere.
Carlo Paci