Dopo un'estate di amletici dubbi, parto per la Capitale o resto in riva all'Arno, Adrian Mutu decide di cementare (ma ce n'era bisogno?) il suo rapporto con i tifosi viola dopo solo tre minuti di preliminare Champions: punizione da venti metri circa, piatto destro a scavalcare la barriera, palla all'incrocio dei pali e gol.
Inizia così Fiorentina vs Slavia Praga, match che da un lato ha visto gli uomini di Prandelli votati all'attacco con un 4-3-3 ben orchestrato dal nuovo acquisto Felipe Melo e con i due difensori di fascia quasi sempre in versione centrocampisti aggiunti, dall'altro una formazione biancorossa con undici uomini costantemente dietro la linea della palla.
E così, per arrivare al raddoppio si deve attendere il 13' della ripresa quando Alberto Gilardino è bravo ad avventarsi su una palla che danza spaesata nell'area ospite.
Colpo di testa, traiettoria sul palo lungo e tabellino sul 2-0 per la Fiorentina.
Poi c'è tempo per l'esordio in maglia viola dell'ex Empoli Almiron, per il dubbio gol-non gol su un tiro da calcio d'angolo 'firmato' Mutu, per la rivoluzione in attacco con l'ingresso di Osvaldo e Pazzini (guai però a chiamarli rincalzi).
Unica nota negativa della serata, a due settimane circa dall'inizio del campionato con il posticipo e big-match Fiorentina vs Juventus, le non perfette condizioni del terreno di gioco.
Il manto verde del Franchi, infatti, presentava questa sera alcune zone 'spelacchiate' e le sue zolle, sotto le sollecitazione degli scarpini, tendevano a staccarsi causando non pochi problemi ai giocatori più tecnici.