FIRENZE, 1 LUGLIO 2008- La ricerca del salone si concentra sul filone lanciato la scorsa edizione con il progetto Eco-Luxe, e attraverso una serie di iniziative mette a fuoco i nuovi scenari prodotti dal dialogo tra natura e tecnologia, scenari e input che stanno influenzando fortemente il design e il mercato. Equo-Eco-Friendly, il nuovo spazio/laboratorio a tema “eco”, seconda tappa di Eco-Luxe, e Turbonatura, lo Spazio Ricerca di Pitti Immagine con la direzione creativa di Angelo Figus e Nicola Miller, sono la risposta dinamica di Pitti Filati in termini di ricerca e creatività: rappresentano un focus su un tema di grande importanza che la manifestazione offre al suo pubblico, i buyer internazionali e i designer dei marchi più importanti del fashion business che vengono a Firenze in cerca di stimoli per la loro ricerca, e che rappresentano il patrimonio che fa di Pitti Filati la manifestazione leader del settore dei filati per maglieria.
Osservatorio sperimentale dove vengono analizzate e lanciate le tendenze della moda internazionale, luogo di incontro per le teste creative della moda e del design mondiale, lo Spazio Ricerca di Pitti Filati 63 contribuisce con TURBONATURA, tema e titolo di questa stagione, all’analisi e all’approfondimento del rapporto tra natura e futuro grande tema di questa edizione.
Sono il fashion designer Angelo Figus, e l’esperta in maglieria Nicola Miller, a curare la ricerca e il progetto allestitivo dello Spazio Ricerca dedicato alle tendenze per l’autunno/inverno 2009-2010.
TURBONATURA racconta di un suggestivo e visionario innesto di natura e tecnologia, un mondo sospeso tra realtà e proiezione futura, dove natura e artificio si tengono per mano. Un suggerimento alla ricerca di un equilibrio ideale tra due concetti apparentemente opposti sul quale fondare il presente nell’obiettivo di creare il futuro, massima operazione di alchimia contemporanea. Un racconto a colori che ha come protagonista un bosco surreale e futuribile, fatto di alberi con innesti di acciaio alimentati dalla linfa vitale del filo, dai cui rami spuntano frutti /filati.
Equo-Eco-Friendly è la novità di Pitti Filati: un progetto/laboratorio e uno spazio informativo sull’evoluzione dell’idea di naturale, ecologico, equo e solidale, tema ispirazionale per il design e nuova tendenza di mercato che sta generando un forte cambiamento dell’idea di lusso.
Pensato e curato da Ornella Bignami, esperta in tendenze e in maglieria, come evoluzione ideale del percorso iniziato la scorsa stagione con Eco-Luxe, Equo-Eco-Friendly analizza le interazioni tra natura e tecnologia, e introduce una nuova gamma di prodotti non necessariamente legati a produzioni di agricoltura biologica ma realizzati con materie riciclate - cotone, poliestere, nylon - e con tinture e finissaggi a basso impatto ambientale, prodotti particolarmente attenti ai consumi energetici e legati a produzione e consumo locali.
Equo-Eco-Friendly va in scena all’interno di uno speciale set di allestimento ideato dall’architetto Alessandro Moradei.
"Dare sostegno a Paesi in via di sviluppo è credere in un futuro sostenibile. Le stesse coltivazioni biologiche sono una straordinaria opportunità per far uscire alcune popolazioni da un livello di sopravvivenza, aiutate spesso dalle sole associazioni umanitarie". "E' da qui che nasce il progetto di un filato realizzato con cotone organico, acquistato da Lineapiù presso piccole cooperative autonome in Uganda dove ha origine il cotone EDUN LIVE ".
Spiega così il presidente Giuliano Coppini l'adesione del Gruppo Lineapiù a EDUN. La collezione, lanciata da Bono insieme alla moglie Ali Hewson ha l'obiettivo di aiutare i Paesi in povertà promuovendo sviluppo economico e condizioni di lavoro più sane e rispettose nell'Africa sub-sahariana, attraverso un Commercio Equo e Solidale, e l'utilizzo di prodotti organici, come il cotone delle t-shirt EDUN LIVE. "Di fronte a una crescente sensibilità dei consumatori verso tematiche etiche, la ricerca moda non può non tenere conto di valori come difesa della salute e dell'ambiente", aggiunge Giuliano Coppini, ricordando che il Gruppo, già in passato, ha presentato una linea di filati provenienti da coltivazioni biologiche, dove non si usano sostanze chimiche di sintesi e colorate con agenti non inquinanti, nel rispetto del severo disciplinare G.O.T.S.(Global Organic Textile Standard) certificato da I.C.E.A.
(Certificato N° 2008-001). Indossare capi realizzati con filati biologici certificati G.O.T.S. vuol dire tutelare l'ambiente e le risorse idriche; ma anche la propria salute, mettendosi al riparo da eventuali contaminazioni di sostanze tossiche e cancerogene, e quella di quanti operano all'interno della filiera produttiva, a cominciare dai contadini dei paesi più poveri che spesso lavorano senza alcuna tutela sociale e sanitaria. Il nuovo progetto eco solidale di Lineapiù - annunciato in occasione del Pitti Filati in programma da domani a Firenze - non si limiterà all'acquisto della sola materia prima, ma vedrà in seguito uno scambio di know how nell'intento di creare processi produttivi in loco, fonte di nuove occasioni di mercato per popolazioni in difficoltà.