Fucecchio, 12 marzo 2008. Sabato 15 marzo alle ore 17.30 a Fucecchio, nell’auditorium della Fondazione “I care” (via 1° settembre 43/B), viene presentato Il giardino d’amianto di Sauro Sardi. Attraverso un romanzo surreale, il libro di Sardi ripercorre la storia dell’uso massiccio dell’amianto nell’industria toscana: l’Amiantifera di Balangero, il comprensorio tessile pratese, l’area vivaistica e la Breda pistoiese. Un uso massiccio che ha messo a rischio la vita di tanti lavoratori, ma che mette a rischio anche tutti noi.
Saranno presenti Alfio Pellegrini della segreteria regionale dell’Arci, Marco Vettori, “ex amiantizzato”, e l’autore.
Amianto non significa solo immacolato, poiché dal greco la definizione equivalente è “asbesto”: inestinguibile, perpetuo. La tossicità delle fibre di questo materiale era nota assai prima della necessaria quanto tardiva Legge 257 del 1992. La prima evidente patologia, cui fu dato il nome di “asbestosi”, risale al 1900. Sul potere di questo minerale si muovono le ombre di una vicenda irreale quanto prossima al vero.
Il racconto di una zingara come espediente di verità e d’amore. Il giovane Domenico, che riconosce nell’errante Cavaliere dell’asbesto le origini del suo male a venire. Una verità che viene dal passato, mentre le orme sprofondano nella polvere e nel sudore dei cavatori. Dall’Amiantifera di Balangero fino ai lavoratori della Breda Pistoiese, fino alla fabbrica di filati ignifughi dove le fibre d’amianto, trasformate in fiocco filabile, sembravano montagne di neve e dove ogni giorno Domenico respirava l’inestinguibile, perpetua, Lana della salamandra.
Il cartellone di “Che mondo che fa” prosegue 29 marzo con Antonio Commerci, responsabile della comunicazione Coop e autore di S-Comunicati. Viaggio fra i mezzi e i messaggi della società che comunica. Nel suo libro Commerci svela segreti e retroscena dell’universo dei mass-media, illustrando strategie e invenzioni via via escogitate per comunicare al meglio. Il 26 marzo, in collaborazione con il Club Alpino Italiano di Fucecchio, viene presentata l’accurata guida escursionistica alle Apuane di Claudio Bocchi.
Aprile sarà invece interamente dedicato alla memoria. Alla memoria dei canti anonimi della protesta sociale, didascalia sonora delle lotte del movimento operaio e contadino, con Articolo 1. Ieri canti sul lavoro oggi, il 19 aprile, con la musica popolare dei Noferini Granchi Nigro e Fratelli Rossi. Alla memoria della lotta di liberazione, con il libro testimonianza di Didala Ghilarducci (Partigiana per amore che sarà presentato il 22 aprile da Riccardo Cardellicchio), un importante documento che racconta, senza enfasi e retorica, una storia vera, una storia atroce d'amore e di passione civile, una storia di quotidiano eroismo.
A maggio, spazio ai generi, con due opere entrambe ambientate nelle indimenticabili estati degli anni ‘80: il noir “kinghiano” di Massimo Galiberti (Il Cerchio Verde, in programma il 6 maggio); e infine, il 27 maggio, il romanzo di formazione ambientato sul litorale toscano Villaggio Mare Blu di Sandro Bartolini (tra i vincitori del Premio Castelfiorentino 2007).