La Del Conte SpA, il 28 maggio ha aperto la procedura di mobilità per tutti e 29 i lavoratori dello stabilimento di viale Nenni a Firenze, dichiarando la messa in liquidazione dell’azienda. Oggi si è svolto il secondo incontro tra la Direzione Aziendale e le rappresentanze sindacali per trovare alternative alla chiusura. Nell’ultimo incontro svolto, il 4 giugno u.s., la Direzione Aziendale aveva ipotizzato la possibilità di soggetti industriali del territorio fiorentino interessati come possibili acquirenti e che già nell’incontro odierno potevano essere presenti al tavolo delle trattative per iniziare un confronto vero sul futuro.
Purtroppo oggi non era presente nessun altro soggetto. Le RSU e la FIOM CGIL sono fortemente preoccupati della situazione che si è generata. I lavoratori preso atto di quanto sopra e a sostegno delle richieste avanzate dai rappresentanti sindacali dichiarano 2 ore di sciopero con presidio davanti all’Azienda per lunedì 16 dalle ore 9.30 alle 11.30.
Si è fermato lo stabilimento Buitoni di San Sepolcro per lo sciopero indetto dalla RSU contro l’annuncio dell’accettazione da parte di Nestlè dell’offerta di acquisto da parte della TMT di Lugano, finanziaria che fa capo al finanziere italiano Angelo Mastrolia.
Accettazione che è arrivata in contemporanea con la disponibilità da parte della stessa Nestlè di partecipare ad un tavolo richiesto dalla Regione Toscana, di concerto con la Regione Umbria, per verificare le stato della trattativa per la cessione dell’unità produttiva al Gruppo Colussi. Comportamento, questo della multinazionale proprietaria della più grande industria agroalimentare toscana, duramente stigmatizzato dalla RSU e dai sindacati di Categoria di Cgil e Cisl e dalla RSU dello stabilimento.
In un volantino distribuito oggi durate lo sciopero si è parlato di una vera e propria farsa. Stamattina i lavoratori in sciopero si sono trasferiti a Casa Buitoni, sede di rappresenza del gruppo, e nel parco della villa hanno preso la parola i rappresentanti delle istituzioni e del sindacato. Stamattina si è anche consumata la rottura con la UILA UIL. Le segreterie nazionali e provinciali di questa organizzazione sindacale hanno dichiarato, infatti, di essere favorevoli alla vendita al gruppo TMT.
La prima conseguenza di questa loro posizione sono state le dimissioni della loro rappresentante in seno alla RSU Buitoni. Dopo lo sciopero di stamattina i lavoratori preparano la loro partecipazione, che si annuncia molto numerosa, alla manifestazione-presidio, in Piazza Libertà a Firenze, martedì prossimo sotto sede dell’assessorato al lavoro della regione Toscana dove è in programma l’incontro a cui dovrebbero partecipare Colussi e Nestlè.