E sabato 19 aprile il castello, dopo il taglio del nastro previsto per le ore 17.00, si presenterà in tutto il suo “antico splendore” offrendo ai visitatori la vista del salone Pietro Leopoldo (già salone dei Tormenti) ripristinato secondo lo “stato originario” probabilmente cinquecentesco, caratterizzato da un vasto salone imponente e impreziosito dalla presenza di grandi affreschi. Alla cerimonia saranno presenti :Ivan Mencacci - Sindaco di Lari; Claudio Martini – Presidente Regione Toscana; Andrea Pieroni – Presidente Provincia di Pisa; Cosimo Bracci Torsi – Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa e Arch.
Paolo Ceccanti – Direttore dei lavori. Nell’occasione il borgo in festa sarà animato da diverse iniziative che accoglieranno i visitatori. Tra musica e figuranti, saranno infatti valorizzati i diversi aspetti che caratterizzano il territorio comunale: la realtà rurale-contadina, l’artigianato e l’arte. Mostre fotografiche, sculture e armature, componenti d’arredo e di desing, macchine agricole e supercar artigianale; tra tradizione e modernità saranno esposti i prodotti di eccellenza e d’orgoglio del Comune di Lari.
L’INTERVENTO REALIZZATO
L’intero intervento, progettato dall’Architetto Paolo Ceccanti con l’approvazione della Soprintendenza, ha permesso non soltanto di restaurare alcuni ambienti interni ed esterni del castello, ma anche di riqualificare funzionalmente l’intera struttura per renderla un vero centro di attrattiva culturale, turistica e sociale, un polo per la Valdera in grado di rispondere a diverse esigenze e di accogliere una pluralità di iniziative e manifestazioni.
Sono stati quindi realizzate numerose opere di restauro dell’intera struttura che hanno permesso il ripristino di parte del complesso allo stato precedente l’ultimo intervento del 1773 (il salone Pietro Leopoldo, già salone di Tormenti, ha riacquistato le sue dimensioni originali attraverso l’eliminazione di pareti divisorie oltre al recupero dei grandi affreschi cinquecenteschi). Sono stati realizzati inoltre garantitoinoltre dal piccolo ampliamento sul lato sud che contiene la scala.nuovi servizi igienici, la pavimentazione in mezzane di cotto, nuovi intonaci esterni perimetrali lungo il camminamento e parte della copertura dell’edificio.
Sono stati realizzati anche nuovi infissi e restaurati gli esistenti. Prevista l’illuminazione della scala di accesso e del camminamento perimetrale. Oltre alle opere di restauro sono state eseguite anche numerose opere impiantistiche (revisione ed adeguamento impianto elettrico, idraulico, di riscaldamento, di smaltimento dei liquami) e di adeguamento delle utenze (metano e linea telefonica), è stato realizzato un vano ascensore che permette di accedere alle stanze superiori del Palazzo dei Vicari utilizzate come spazi espositivi.
L’accesso al piano primo è garantito anche dal piccolo ampliamento sul lato sud che contiene la scala. Di particolare effetto l’ingranaggio dell’ orologio che sovrasta la Piazza Matteotti visibile dalla cabina trasparente dell’ascensore.
LA GESTIONE
Come da convenzione stipulata con l’Amministrazione Comunale di Lari, la gestione dell’intera struttura è affidata all’Associazione culturale “Il Castello”. L’associazione garantirà quindi quotidiane visite guidate per turisti e scolaresche e si occuperà di tutte le attività che interesseranno la rocca.
L’Associazione culturale “Il Castello” presieduta da Giovanni Bacci è l’Associazione che , grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale di Lari e all’impegno di molti giovani volontari, ha iniziato negli anni ’90 l’opera di recupero del castello ridotto in notevole stato di degrado; in un primo momento ha svolto l’opera di effettivo sgombero dei locali (utilizzati come magazzino) e pulizia del cortile, e successivamente ha proposto dei veri e propri interventi di restauro e di riqualificazione sulla base di accurate ricerche storiche.
Grazie ad un testo settecentesco del Mariti “Odeoporico o sia itinerario per le Colline Pisane” , sono stati infatti individuati gli affreschi cinquecenteschi nel Salone dei Tormenti e di conseguenza eseguito nel 2001 un primo recupero di parte di questo salone poi intitolato a Pietro Leopoldo; nel 2005 si sono invece conclusi i lavori di restauro conservativo dei 92 stemmi di vicari fiorentini che decorano il cortile. Di pari passo la promozione della struttura con le prime visite guidate, i matrimoni civili, le iniziative culturali che hanno determinato un evoluzione veramente significativa del complesso come polo di attrazione turistico-culturale.