Il gioco del potere fra oppressi e oppressori. La paura, le profezie, la prevaricazione fisica e mentale. Dove chi tiene le fila è il potere occulto del denaro: l'Imperium.
Così, in una guerra che finisce in un massacro finale ispirato ad un dipinto di Goya, si consuma lo spettacolo fatto di sole donne della Fura dels Baus che sarà in scena a Firenze il 7 e l' 8 luglio (21,30) al Nelson Mandela Forum.
Dopo le recenti produzioni di teatro tradizionale (XXX, Metamorphosis, Boris Godunov), il gruppo catalano torna al teatro urbano con IMPERIUM, nuovo successo che recupera la sua forza trasgressiva tornando alle origini e al concetto di teatro urbano, un'azione teatrale provocatoria ed estrema che si adatta all'architettura dello spazio che la ospita, coinvolgendo il pubblico al motto "siamo qui con voi e non per voi".
La serata si prepara sconvolgente: 1.200 spettatori a sera, 600 mq per 6 m di altezza lo spazio scenico che sarà utilizzato per pubblico e attori, 16 performers-attrici in scena, video proiezioni e macchine teatrali per una moderna crociata contro gli imperialismi culturali. Lo spazio del pubblico è invaso da spettacolari macchine: una piramide trasformabile, una gru di 5 m d'altezza, due torri mobili, musica debordante e proiezioni video, lo spettatore diviene partecipe della performance proprio come il coro nella tragedia greca, i linguaggi sono molteplici e multimediali, caratterizzati dal predominio del corpo e della tecnologia.
Primo spettacolo della Fura ad essere interpretato unicamente da donne, per la loro capacità di esprimere una gamma più ampia di emozioni, Imperium nasce dalla necessità di rappresentare una protesta contro le differenti forme di potere. E' un invito a pensare contro corrente, è un luogo che accoglie il piacere della diversità, dove si permette al nuovo di nascere. In 5 scene Imperium rappresenta i diversi stadi del gioco del potere fra oppressori e oppressi: paura, profezie, dominio fisico e mentale, trasformazione e sterminio.
Uno show che vuole incutere nel pubblico una sorta di irrequietezza che lo conduca a una presa di coscienza sui modelli di potere, sul valore della diversità e sui rischi della standardizzazione. Per esigenze artistiche ad ogni spettacolo potranno assistere solo 1.200 persone a sera. Nello spettacolo le azioni sceniche si svolgono in mezzo al pubblico. Si consiglia agli spettatori di indossare abiti non di pregio.