(Firenze,12 settembre) Inaugura l’8 ottobre, presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, la mostra dedicata al grande genio di Leon Battista Alberti. L’esposizione ricostruisce il laboratorio dell’Alberti, attraverso carte, libri, memorie e strumenti scientifici, riuniti insieme per la prima volta in un’unica grande rassegna. A sei secoli dalla nascita di Leon Battista Alberti (18 febbraio 1404) la Biblioteca Medicea Laurenziana, in collaborazione con il Comitato nazionale VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Regione Toscana e il Centro di Studi sul Classicismo di Arezzo, allestisce una mostra bibliografica che mette in luce la figura di Alberti come umanista, rapportando la sua esperienza architettonica e artistica e la sua vasta produzione letteraria ad un nucleo di sapere unitario e contemporaneamente multiforme. La mostra, articolata in tre sezioni più un’area multimediale, ricostruisce il laboratorio intellettuale dell’Alberti, fatto di carte e libri, memorie, letture, strumenti tecnici e scientifici.
Per l’occasione sono esposti 95 manoscritti tra i quali sono compresi tutti gli autografi di Alberti, qui riuniti per la prima volta, concessi in prestito dalle Biblioteche Nazionale Centrale, Riccardiana e Moreniana di Firenze, dalla Comunale di Imola e dalla Marciana di Venezia, dalla Biblioteca dell’Eton College Library di Windsor e dalla Bibliothèque Nationale de France di Parigi, oltre all’unico disegno di Alberti, conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana. Dal percorso illustrato emerge la figura originale e complessa di un umanista sui generis di un intellettuale affascinato dagli studia humanitatis, ma al contempo perfettamente consapevole – e in questo singolarmente moderno - che accanto alle bonae artes e alle priscae latinae litterae erano egualmente importanti la conversazione civile, la compagnia degli amici, il rapporto con la natura, l’amore per gli animali e il lavoro sapiente degli artigiani.