Due controlli, messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze per la repressione dello sfruttamento della manodopera clandestina, hanno portato all'arresto di altrettanti imprenditori, rispettivamente di 27 e 26 anni.
Nel primo, i Carabinieri di Campi Bisenzio hanno controllato un laboratorio di maglieria gestito da un cinese. I militari hanno sorpreso al lavoro dieci operai di nazionalità cinese, metà dei quali clandestini. Le condizioni igieniche nelle quali erano costretti a lavorare e vivere gli operai erano precarie; tutti erano alloggiati in una parte del capannone nella quale erano state ricavate quindici "stanzette" create con pareti in legno, prive di aerazione e servite da un impianto elettrico di fortuna, nelle quali gli operai avevano stipato letti ed effetti personali.
E' emerso che i turni di lavoro erano di 10-13 ore al giorno, per sei giorni alla settimana e con un compenso spesso corrispondente al solo vitto e alloggio.
Nel secondo controllo, i Carabinieri della Stazione di Firenze Peretola hanno proceduto all'ispezione in una ditta di pelletteria, dove hanno sorpreso due clandestini cinesi intenti a confezionare borse. Anche qui le condizioni igienico-sanitarie e quelle relative alla sicurezza sul lavoro erano pessime. Oltre al titolare, è stato arrestato uno dei due operai, un 25enne che non aveva ottemperato all'ordine di espulsione, mentre l'altro avviato alle procedure di espulsione.