Firenze– È il formidabile pianista rumeno, uno dei più grandi interpreti del panorama internazionale, a suggellare la Stagione 2007-08 degli Amici della Musica di Firenze, presentandosi in un attesissimo recital che rinnova la collaborazione fra la storica associazione concertistica e il Maggio Musicale. Radu Lupu torna a Firenze mercoledì 7 maggio alle ore 20.30, al Teatro Comunale, nel cartellone del 71° Maggio Musicale: propone l’amatissimo Schubert, quello della Sonata in re maggiore op.
53 D. 850, uno dei capolavori della maturità, opera grandiosa e singolarmente estroversa, venata di misteriose tenerezze; ma affronta anche Debussy, quello del I Libro dei Preludi, secondo una scelta che oltrepassa il consueto perimetro degli autori realmente cari a Lupu e che per questo getta anche non poca curiosità sulla serata.
Radu Lupu rinnova così la sua più che ventennale frequentazione con gli Amici della Musica: molti ricorderanno la sua prima apparizione nel 1987, come solista nel Concerto K.
466 di Mozart, e da allora la sua presenza nei cartelloni dell’associazione fiorentina è diventata pressoché costante. Al Maggio il pianista rumeno aveva debuttato nel 1983 con un recital nell’ambito della quarantaseiesima edizione del Festival.
Radu Lupu è stato un vero e proprio enfant prodige: i primi studi di pianoforte a sei anni, nella nativa Romania, il debutto come pianista a dodici, con un programma di musiche da lui stesso composte; e poi le vittorie consecutive nei concorsi “Van Cliburn” ed “Enescu International”, nonché il primo premio all’importante Concorso di Leeds.
Da allora ha iniziato una brillante carriera internazionale, suonando abitualmente nelle più prestigiose sale da concerto, con le maggiori orchestre ed i più illustri direttori: con Karajan, per il debutto a Salisburgo, Muti, Barenboim, Giulini. Altro riconoscimento di rilievo è stato quello del Premio “Abbiati” (1989), conferitogli dall’Associazione Critici Musicali Italiani. Di spicco è anche la discografia del maestro, che conta diverse e preziose testimonianze interpretative spesso salutate con ammirazione dalla critica.
Oggi Radu Lupu ha scelto di abbandonare definitivamente la registrazione, affidando alla sola realtà del concerto il suo stile pianistico unico, fatto di poesia, intensità, morbidezze.
Il recital di Radu Lupu suggella, per gli Amici della Musica, il ciclo “Solopiano”, che in questa stagione ha visto sfilare i maggiori pianisti oggi in circolazione e che è stato inaugurato da un trionfale concerto di Maurizio Pollini, anch’esso in collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale.