Sabato 3 maggio l'Ambasciata di Marte (via Mannelli 2) punta sull'elettronica: quella del dj set di Tommaso Selvetti (ore 21), sperimentatore di strategie musicali (dalla musica concreta all'IDM, dalla word music all'hip hop), e quella di Angela Kinczly, sirena bresciana dell'elettrofolk, che con il suo album "The Legendary Indian Aquarium and Other Stories", uscito nel 2006 per Kandinsky Records, si è affermata come promettente promessa della scena indie italiana. Anomala nel proporre con garbo la sua anima muliebre, filtrata dall'amore per Joan Baez, Nick Drake, Dead Can Dance, Nick Cave, Portishead, Jolie Holland e Billie Holiday, Angela canta in inglese, italiano e francese, e sabato, in esclusiva fiorentina, si presenta in trio al pubblico marziano.
La serata, in collaborazione con Sun Booking, offre una ricca apericena a buffet. Ingresso al concerto: 3 € con tessera FENALC.
La musica di Angela Kinczly trae ispirazione più o meno inconsapevolmente da diversi generi e artisti, dalla classica al jazz. L'incontro con Maurizio Rinaldi (chitarre), Isacco Zanola (elettronica e basso) e Beppe Gioacchini (percussioni) trasforma questa materia prima in una miscela di suoni elettronici, influenze jazz e atmosfere ibride, con la creazione di arrangiamenti che trasformano il tutto in "elettrofolk".
Nell'autunno 2006, grazie all'incontro con la Kandinsky Records, viene pubblicato il primo disco: "The Legendary Indian Aquarium and Other Stories". Il disco è recensito entusiasticamente dalla stampa: Fabrizio Zampighi su Mucchio Selvaggio scrive "Una formula aperta a contaminazioni di ogni genere, nei testi quanto nelle musiche, siano esse il jazz, le melodie celtiche, il rock, la bossanova, raffinati richiami francofoni in rima o pragmatismi lirici di scuola anglosassone. Ombre sintetiche di scuola berlinese, stile cameristico raffinato, la scrittura efficace e le soluzioni estetiche innovative".
Enrico Veronese su Blow Up afferma che " questa piccola produzione di zona rappresenta al meglio il concetto di assoluta proponibilità estera per ciò che viene fatto in Italia: arrangiamenti curati, suoni suadenti una voce femminile molto personale e la discrezione di rapportarsi a determinati modelli storici inserendo stimoli propri".
Tommaso Selvetti: tecnico di musica interattiva e sperimentatore di strategie musicali in vari progetti del circuito underground, musicista, tecnico audio digitale ed esperto di informatica musicale, attualmente collabora continuativamente con Tempo Reale, il Centro di Produzione, Ricerca e Didattica Musicale fondato a Firenze da Luciano Berio.