Firenze- Una settimana per conoscere e degustare i prodotti tipici di un territorio, quello del Chianti Rufina, che produce non solo quello che è conosciuto come “il più alto fra i Chianti”, ma anche tanti altri prodotti tipici e di nicchia: olio, formaggi, carni, e ancora il fagiolo zolfino, il bardiccio (salume aromatizzato al finocchio), la pesca Regina di Londa, lo zafferano. Dal 5 all’11 maggio prenderà il via “Gustarufina”, con un fitto calendario di appuntamenti per cene e degustazioni guidate in oltre 40 esercizi coinvolti a Firenze e in provincia: ristoranti, enoteche, wine bar, ma anche aperitivi nelle maggiori librerie.
Protagonisti saranno i prodotti di ventitre aziende del territorio Chianti Rufina. L’iniziativa, che è stata promossa dalla Comunità Montana Montagna Fiorentina, Strada dei Vini Chianti Rufina e Pomino, in collaborazione con il Consorzio Chianti Rufina, è stata presentata questa mattina in Consiglio regionale. Come ha osservato Nicola Danti, consigliere regionale membro della commissione Agricoltura, “le iniziative come questa sono sicuramente da incentivare perché rappresentano le pratiche migliori per lo sviluppo e la valorizzazione della filiera dei prodotti tipici, che resta uno dei fiori all’occhiello della nostra regione.
La valorizzazione dei prodotti di qualità toscani è ovviamente uno dei punti saldi del Piano di sviluppo rurale approvato recentemente dal Consiglio regionale, un’ulteriore dimostrazione della grande attenzione della Regione per le eccellenze della Toscana come i prodotti del Chianti Rufina”. Cinzia Pasquini, assessore alla Cultura e alle Politiche di coesione della Comunità Montana della Montagna Fiorentina, ha spiegato che “la promozione del vino e degli altri prodotti tipici è un nostro obbiettivo fondamentale, in cui siamo impegnati già da tempo.
Le degustazioni guidate rientrano nel programma di cooperazione europea Leader Plus, con un investimento di circa 47.000 euro”. La settimana di degustazione del Chianti Rufina si inserisce in un contesto di iniziative che il Consorzio sta organizzando per supportare l'attività di comunicazione e promozione delle aziende che vi fanno parte."Il ruolo del Consorzio – ha dichiarato Giovanni Busi, presidente del Consorzio e produttore - è quello da una parte di agevolare la penetrazione dei mercati che singolarmente sarebbero troppo onerosi e dall'altra di dare l'opportunità ad un vasto pubblico di assaggiare prodotti che altrimenti non avrebbe l'occasione di provare".
(cem)
