Firenze, 23.04.08- Maghi e boschi incantati, fate e bambini, animali, principesse, diavoli e giganti. Sono i protagonisti delle favole toscane che Carlo Lapucci, noto linguista e studioso di tradizioni popolari, ha raccolto in due volumi illustrati – per oltre 400 pagine complessive – editi da Sarnus con il titolo Fiabe toscane. Il primo è da oggi in libreria al prezzo di euro 13,00 e dal primo di maggio nei supermercati toscani. Il secondo sarà in vendita tra un mese allo stesso prezzo. L’autore trae le sue storie dalla tradizione orale toscana, impegnandosi in un meticolosissimo lavoro di ricerca e trascrizione che ha permesso di salvare dall’oblìo 38 storie, più 13 brevi favolette, altrimenti destinate ad essere dimenticate: dalle celeberrime come Il gatto con gli stivali, Prezzemolina, Pentolino, La gatta gnuda a quelle quasi dimenticate come Cent’amici a Napoli, Spaccaferro Tiralungo e Reggiforte, Pamporcino, I quattro minchioni, La donnola e il ragno, Gigi dei lupini, La Fata della fonte di Lolla.
Oltre che dalla campagna toscana, Lapucci ha attinto molte delle storie dai racconti del padre Enrico, suo maestro nella fiaba e nella narrazione, che prima della scomparsa aveva recuperato – come capita da vecchi – una memoria capillare della propria infanzia.
Le varie civiltà, antiche e moderne, hanno arricchito a dismisura il patrimonio di proverbi, credenze, fiabe e leggende popolari ovunque, al punto che non c’è località che non abbia le sue particolarità, le sue versioni originali. Avendo presente questo canovaccio, Lapucci ha catturato il risultato dato da questa lunga sedimentazione secolare nella tradizione toscana. Con queste caratteristiche l’opera si presenta sicuramente adatta alla narrativa per bambini, ma anche di grande presa culturale per gli adulti poiché l’autore non lesina riferimenti culturali e critici necessari all’inquadramento della fiaba nella nostra cultura e chiosa i racconti con rimandi alle fonti antiche nella storia, nella mitologia e nella tradizione classica o medievale.
Tra i numerosi studi e le varie monografie pubblicate da Lapucci a partire dagli anni ’60, sono da ricordare le Fiabe toscane (Mondadori 1984), La Bibbia dei poveri (Mondadori 1985), il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana (Garzanti 1993), gli Indovinelli italiani (Vallardi 1994), Introduzione allo studio delle tradizioni popolari (Polistampa 2001), il Dizionario dei proverbi italiani (Mondadori 2007).
Autore di trasmissioni Rai, Lapucci collabora da sempre con quotidiani nazionali e riviste letterarie.
(Antonio Pagliai)