Al Palazzo dei Congressi di Firenze grande partecipazione oggi in risposta alla sconfitta elettorale di domenica scorsa. L'assemblea ha avviato una riflessione sulle molte cause della sconfitta elettorale, auspicando un profondo rinnovamento della sinistra. In 6 ore e 20 minuti di assemblea ci sono stati 52 interventi (con un' eccezionale disciplina nei tempi), più l'introduzione e la lettura-rilettura del documento finale. Le schede dei partecipanti registrati sono più di 1300, e almeno altre 300 persone non si sono registrate, i contatti sul sito in quelle ore più di 4.000, come raccolti 4000 € che hanno coperto le spese.
Aldo Tortorella, esponente storico del Pci, è stato colto da malore subito dopo aver terminato il suo intervento.
Scendendo dal palco per tornare a sedersi in platea, l'81enne Tortorella si è sentito male, ed è stato sorretto da due compagni mentre stava per cadere a terra; è stato quindi soccorso sul posto da personale sanitario.
La sinistra radicale può occupare, con umiltà, intelligenza e tenacia, lo spazio a sinistra del Pd: lo ha detto Paul Ginsborg, animatore storico del movimento dei girotondi, intervenendo all'Assemblea di Firenze dell'Associazione per una sinistra unita e plurale. "Dobbiamo rispondere a questa domanda: chi rappresenta ora la sinistra? - ha chiesto - io penso che ci sia un grande spazio a sinistra del Pd e se siamo umili e intelligenti possiamo, con tenacia, riempirlo.
Non sono pessimista, possiamo farcerla ma dobbiamo subito risolvere i problemi di chi ci rappresenta: io non posso stare in un'aggregazione politica in cui la democrazia non c'è. Dico a quegli esponenti di Rifondazione Comunistra che oggi saranno al comitato nazionale che io non voglio che i nostri destini siano decisi da loro - ha affermato tra gli applausi - non è possibile". Secondo Ginsborg "abbiamo bisogno di Rita Borsellino, di Paolo Ferrero, di Fulvia Bandoli, di Nichi Vendola tutti insieme: non vogliamo sentire lunedì che vi siete divisi.
Se c'è una parola che vi raccomando è la parola 'concordia', una parola così lontana dalla nostra tradizione. Oggi ho visto negli occhi dei dirigenti di Rifondazione il veleno della parte, del risentimento, della radicalizzazione. Bisogna in qualche modo, pur sapendo che veniamo da tante tradizioni, saper lavorare insieme". Ginsborg ha criticato, parlando a margine dei lavori dell'assemblea, la scelta "dall'alto" dei candidati alle elezioni del 13 aprile: "Sono convintissimo che fra le cose che non sono andate bene - ha spiegato - una cosa che ha distrutto l'entusiasmo e la passione negli elettori sia stata la decisione di scegliere tutti i candidati dall'alto, E' vero che anche gli altri partiti come il Pd lo hanno fatto, ma lì potevamo giocare la nostra diversità e dimostrare di avere una cultura democratica: ho cercato di dirlo a Ferrero e Vendola, la prima cosa da fare è non pensare che i comitati centrali dei partiti possano decidere per il movimento che sta intorno alla Sinistra Arcobaleno".
Per il professore fiorentino, "bisogna inventare rapidamente una forma democratica in cui le istanze del territorio si facciano sentire dentro il processo decisionale".