Il 22 aprile, alla Casa d'aste Pandolfini, ci sarà una vendita all'asta di trofei di caccia grossa. Teste mozzate di animali, parti di animali, creature morte ma, apparentemente, vive come se chi le ha uccise volesse possederle in eterno. Una sorta di immortalità per interposta creatura. "I nuovi, ma sempre vecchi cacciatori, radicati in una pratica del passato elitario e rinnegato, ormai sconosciuto ai più, manifestano la loro esistenza strappando la bellezza, la forza, la fierezza e l'innocenza a quegli animali strappati alla vita con la violenza -interviene Mariangela Corrieri della LAV Firenze- Sarebbe meno vile, meno ipocrita e meno incivile che i cacciatori affermassero finalmente, apertamente, senza ammantarsi di virtù che non hanno, che cacciano per il piacere di uccidere e che uccidere è l'unico scopo della caccia. Altrimenti, farebbero come noi maggioranza silenziosa: si armerebbero di un binocolo o di una macchina fotografica".
giovedì, 21 novembre 2024 - 21:49
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