Il concerto dello scorso novembre è stato un sold-out annunciato, come del resto quasi tutte le esibizioni di questa super-band che ha fatto innamorare pubblico e critica; sabato 5 aprile, GIULIANO PALMA & BLUEBEATERS tornano sul palco dell’AUDITORIUM FLOG di Firenze per accontentare tutti coloro che sono rimasti fuori l’altra volta e anche chi vuol riassaporare la loro trascinante miscela di Ska, Reggae, Rock & Boogaloo. “Boogaloo”: genere di musica latina molto popolare alla fine degli anni ’60 negli Stati Uniti.
Nato a New York tra i giovani cubani e portoricani da una fusione tra il R&B afroamericano, il Rock n’Roll ed il Soul con il Mambo ed il Son Montuno. “E’ difficile scegliere il titolo per un disco di canzoni scritte da altri”, spiega Giuliano Palma. Dopo ‘The Album’ e ‘Long Playing’ i termini vintage per indicare un disco erano finiti, e così per il terzo album di studio i Bluebeaters hanno scelto una nuova strada, dando al loro lavoro un titolo evocativo: “Boogaloo”. Un termine che ben definisce la commistione di generi tra Ska, Pop, Rock e Reggae che da sempre contraddistingue la musica di Giuliano Palma & The Bluebeaters.
“Il Boogaloo sta alla musica latina come lo Ska sta alla Giamaica”, dice Giuliano. Linee di basso in primo piano, tempo in 4/4, derivazioni R&B: tutto questo é “Boogaloo”, uscito lo scorso 12 Ottobre per V2Records.
Nel concerto di sabato 5 aprile alla FLOG, presentano i 17 nuovi arrangiamenti e per la prima volta un pezzo completamente inedito scritto da Giuliano Palma e Fabio Merigo, il più Boogaloo di tutti: ‘The Marvin Boogaloo’! La scelta dei brani é avvenuta come sempre in maniera molto istintiva ed emozionale: un vecchio disco visto in autogrill, qualcuno che si é messo a fischiettare un pezzo in studio, un’ispirazione improvvisa arrivata durante la notte con tanto di arrangiamento già pronto.
La cover di Gene Simmons, ‘Mr.
Make Believe’, é stata inserita in modo un po’ scaramantico, dato che i Kiss hanno portato fortuna sui due precedenti dischi. Controcorrente invece la scelta di ‘I’ll Get You’ dei Beatles: una B-Side ripescata tra vecchi vinili impolverati, come era giusto attendersi dai Bluebeaters. E poi c’è il Northern Soul dei The Tams, l’omaggio a Peter Frampton e anche qualche pezzo della tradizione del Bel Paese: ‘Testarda Io’ (un pezzo di Malgioglio portato al successo da Iva Zanicchi!), ‘Pensiero d’Amore’ (MAL), e il primo singolo, ‘Tutta Mia La Città’ degli Equipe ’84.
Dopo la cover di ‘Come Le Viole’, uscita come bonus track di Long Playing, The King ha riscoperto la sua passione verso i cantanti melodici italiani, che offrono anche lo spunto per il gioco della “cover nella cover”: “Pensiero d’Amore” era la trasposizione italiana di un pezzo dei Bee Gees, “Tutta Mia La Città” dei The Move. Nel disco c’è anche la partecipazione di Bunna, che abbandonato il basso nei Bluebeaters per dedicarsi completamente alla sua band ha comunque voluto contribuire prestando la sua voce per un omaggio alla musica giamaicana, ‘I Am Going To Hold On’.
Veri e propri animali da palcoscenico, Giuliano Palma & The Bluebeaters hanno inciso “Boogaloo” in soli 5 mesi, tra un tour e l’altro.
Il loro pubblico affezionatissimo e sempre in aumento non ne voleva proprio sapere di un’assenza dal palco troppo prolungata. Così, in un tempo da record, é nato il nuovo disco: la pre-produzione fatta da Giuliano Palma e Fabio Merigo, la registrazione al Transeuropa studio con Carlo Rossi e poi il Nautilus a Milano per la masterizzazione. Novità assoluta di questo disco: la presenza di una sezione di archi, fortemente voluta da tutta la band, su 4 dei pezzi.