Firenze, 14 marzo 2008- E' stata una mattinata difficile quella dell'Istituto tecnico turistico 'Marco Polo', a causa delle polemiche scoppiate a Firenze in seguito alla pubblicazione su You Tube del video. I fatti di ieri: l’insegnante di Educazione fisica fa lezione in classe perché la palestra è inagibile; i ragazzi lo sfidano a fumare e uno di loro lo riprende con il cellulare. Il video finisce su internet e la notizia sui giornali. Il preside avvia un procedimento di sospensione, i ragazzi minacciano l’occupazione. Alberto Burchielli, il professore di educazione fisica nell’occhio del ciclone ha affidato ad intoscana.it la replica di una situazione che l’ha travolto: Burchielli è apparso frastornato, commosso quasi alle lacrime per quello che gli sta accadendo. Ha spiegato che si è trattato di uno scherzo, che era solo tabacco e che erano 25 anni che non fumava.
Ancora una volta il circo mediatico ha perso una buona occasione per fare silenzio, ancora una volta la scuola italiana è alla gogna. Per l’ennesima volta raccoglie gli onori della cronaca un fatto singolo, ancorché deprecabile, e si oscurano l’impegno e la fatica quotidiani di milioni di dirigenti, docenti e non docenti, genitori, studenti.
“La scuola, i giovani sono il passaporto per il nostro futuro – dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente dell’Associazione genitori A.Ge.
Toscana- occorre urgentemente un patto sociale per salvare e rilanciare il nostro sistema di istruzione”. “I problemi veri della scuola sono la mancanza di fondi, il perenne clima da lavori in corso per una riforma che va avanti dal 1989, gli edifici inadeguati e spesso non a norma –prosegue Manzani Di Goro- Ma finché staremo a perder tempo con mele marce, cellulari e filmati su internet il nostro futuro dovrà aspettare”
