Prato, 22.02.2008- Oggi, venerdì 22 febbraio, alle ore 12.00, si è tenuta presso la sede del Polo universitario pratese la conferenza stampa di presentazione del nuovo corso di Formazione per praticanti avvocati.
Il corso nasce su iniziativa della Scuola di Formazione Forense “Dilexi Justitiam” in collaborazione con il PIN Scrl - Polo Universitario “Città di Prato” e la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze.
Per l’occasione erano presenti: Maurizio Fioravanti, Presidente del PIN, ed in rappresentanza della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Firenze; Paolo M.
Cappelli, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Prato; Renzo Turri, Vice-Presidente della Scuola Forense; Stefania Mari, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati e Segretario della Scuola Forense.
Il corso di formazione prenderà il via a fine febbraio ed è destinato a giovani che aspirano a superare l’esame di stato al fine di poter esercitare la professione. Avrà una durata totale di 100 ore e si avvale del contributo di docenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze e dei migliori professionisti dell’Ordine degli Avvocati di Prato nonché di altri Ordini.
Il corso si articola in sei moduli: Diritto Civile, Diritto Penale, Procedura Civile, Procedura Penale, Diritto Amministrativo, Deontologia.
Questo corso è il primo importante appuntamento realizzato dalla Scuola di Formazione Forense “Dilexi Justitiam” che nasce a fine 2007, in seno all’Ordine degli Avvocati di Prato, per l’organizzazione di corsi per futuri avvocati e per la promozione di eventi di formazione permanente per chi Avvocato lo è già, obbligatoria dal 2008.
Le richieste di partecipazione all’iniziativa sono state ben al di sopra delle aspettative e tutti i posti disponibili sono stati coperti.
Tutti i presenti hanno manifestato interesse e apprezzamento per l’iniziativa. “Riuscire a mettere insieme ambiti diversi, come il mondo accademico e quello professionale – ha affermato il prof. Fioravanti - è da sempre uno dei nostri obiettivi primari. E quando ciò avviene con successo, come in questo caso, ne siamo orgogliosi”.