Giustizia: “Codice dell’indagine difensiva penale” a Firenze

Redazione Nove da Firenze
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22 maggio 2007 18:41
Giustizia: “Codice dell’indagine difensiva penale” a Firenze

Firenze - Perché la necessità di un “Codice dell’indagine difensiva penale”? Essenzialmente perché, a distanza di circa sedici anni dall’entrata in vigore del nuovo Codice di Procedura penale, non sono ancora decollate le attese indagini difensive. E secondo il curatore del volume, Eraldo Stefani, la nuova normativa sottolinea due aspetti: nel processo l’indagato, l’imputato e/o la persona offesa, hanno il diritto di difendersi; il principio cardine della parità delle parti – pubblico ministero e difensore – è oggi se non realizzata senz’altro più vicina.

Da qui l’idea, con l’editore Giuffré, di proporre un codice autonomo dell’indagine difensiva penale complementare al codice di procedura penale. Il “Codice dell’indagine difensiva penale, commentato ed annotato con la giurisprudenza e la deontologia” sarà presentato mercoledì 23 maggio alle ore 17.00, in Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi. Insieme al Vicepresidente di minoranza del Consiglio regionale, interverranno Luciano Garofano, comandante del Reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri di Parma; Ferdinando Imposimato, già magistrato e docente all’Università “La Sapienza” di Roma; Ubaldo Nannucci, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Firenze; Giovanni Pallanti, giornalista, collaboratore de “La Nazione”.

Eraldo Stefani, curatore del volume, è nato a Pratovecchio (AR) nel 1949 e ha unito la professione forense allo studio e alle pubblicazioni giurisprudenziali, diventando responsabile della collana giuridica dell’editore Giuffrè nonché professore delle indagini difensive al master di Scienze Forensi dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. (ps)

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